The LEGO Movie 2 – Recensione

aLIENI, RISATE E TANTI (MA TANTI) MATTONCINI

The LEGO Movie 2 - Recensione

I mattoncini Lego tengono compagnia a milioni di bambini di diverse età (eufemismo!) da circa sessant’anni. La scelta di utilizzare il marchio Lego anche in progetti diversi dalle costruzioni, come videogames e serie tv, si è rivelata interessante fin da subito. È, tuttavia, con Lego Movie (2014), che si raggiunge l’apice di questo brillante e ambizioso progetto, rendendo gli omini gialli più famosi del mondo protagonisti di un lungometraggio di qualità ed entusiasmando critica e pubblico.

A distanza di cinque anni, siamo tutti pronti a incontrare di nuovo Emmet, Lucy, Batman e tutti gli indimenticabili personaggi di Bricksburg.

Tutto è meraviglioso

Phil Lord e Christopher Miller sono confermati tra gli autori e produttori del film, ma abbandonano la regia. Difficile rinunciare ai Re Mida del cinema di intrattenimento: tra i titoli più importanti ai quali hanno collaborato, possiamo citare i primi due capitoli di Jump Street, tutti i lungometraggi dell’Universo Lego e l’ultimo pluripremiato Spiderman: un nuovo universo. In cabina di regia per The Lego Movie 2 ecco Mike Mitchell (Trolls, Shrek – e vissero felici e contenti), che non farà rimpiangere i due stimati colleghi.

Chiariamo immediatamente un punto: il film merita di essere visto. Si ride parecchio e ci si diverte a cercare le citazioni cinematografiche sparse per l’intero lungometraggio. Con la stessa leggerezza, però, lo spettatore è messo di fronte ad un dato: la creatività di un bambino è senza limiti e, quando gioca, manifesta quanto la sua immaginazione sia capace di complessità e bellezza.

Passando alla trama, l’arrivo dei pericolosissimi alieni DUPLO provenienti dal Sistema “Sorellare” (sì, avete letto bene, nessun refuso) turba la serenità degli abitanti di Bricksburg, che viene rasa al suolo dai potentissimi cuoricini esplosivi dell’esercito nemico. La città è ora una terra desolata, che prende il nome di Apocalypseburg, i cui abitanti subiscono un imbarbarimento, divenendo al contempo, più tenaci e grintosi, più cinici e disillusi – trattandosi di Lego, l’effetto comico è inevitabile e surreale. Solo Emmet, inguaribile ottimista, si distingue per la propria ingenua convinzione che “tutto sia ancora meraviglioso”.

Quando, tuttavia, i suoi amici vengono catturati dall’esercito alieno della regina Wello Ke Wuoglio (anche qui, nessun refuso), Emmet parte per il Sistema Sorellare, munito di coraggio e forza di volontà per salvare l’amata Lucy e gli altri ostaggi, tra anche cui Batman. Ad aiutarlo nell’impresa ci sarà un nuovo, misterioso eroe: Rex, un avventuriero intergalattico, accompagnato da un esercito di Velociraptors.

#nientepanico

È importante specificare che nella versione originale il doppiatore di Rex è lo stesso di Emmet, ossia Chris Pratt, il quale attraverso questo nuovo personaggio dimostra una notevole autoironia, prendendosi gioco degli eroi cinematografici da lui interpretati che lo hanno reso noto al grande pubblico. Capirete così che la sua capacità di ammaestrare dinosauri e vagare per la galassia richiamerà anche al più distratto degli spettatori alcuni fondamentali passaggi della carriera di Chris…

Raccontare altri particolari sulla trama toglierebbe il gusto della visione di questo nuovo gioiello del cinema di animazione. Il film è visivamente uno spettacolo per gli occhi: la tecnica è la medesima del primo capitolo, ovvero una ricostruzione digitale, mattone per mattone virtuale, di ciascun personaggio, veicolo o set, frutto di una stretta collaborazione tra lo studio d’animazione Animal Logic e il team di progettazione Lego.

La colonna sonora è curata ancora dall’ex Devo Mark Mothersbaugh e si alterna con pezzi della cultura pop-rock più famosi: come nel primo film, allo spettatore non resta che cedere all’orecchiabilità delle melodie.

I personaggi che già conosciamo si riconfermano interessanti e ben scritti, e lo spettatore ne scopre nuovi aspetti non approfonditi nel primo capitolo della saga. Tra le new entries, merita sicuramente una citazione il Generale Sconquasso, una figura che aiuterà gli spettatori, specie i più giovani, a comprendere cosa distingue un personaggio “buono” da uno “cattivo”.

Da segnalare, inoltre, un divertentissimo cameo di un attore in versione Lego e un inside joke nei confronti della Casa delle Idee (la creatrice degli eroi più potenti della Terra, per essere ancora più chiari!) che resterà negli annali nerd. Insomma, anche alla fine del secondo film: “tutto è meraviglioso”!!


Informazioni su Mauro Orsi 157 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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