Wavelength – Recensione

Tu chiamala se vuoi lunghezza d'onda

Wavelength - Recensione

Wavelenght, letteralmente “lunghezza d’onda”, riesce nell’arduo compito di proporre un party game non banale e sopratutto innovativo. Il gioco, composto da ottimi materiali, stuzzica facilmente l’attenzione dei giocatori esperti che riconoscono immediatamente una meccanica innovativa in un panorama già ricco di giochi di parole, squadre e competizione basata sulle affinità. Wavelenght – ringraziamo Asmodee per la copia review – testato da noi sia in compagnia di giocatori navigati che di assoluti novizi è stato ugualmente apprezzato da entrambe le categorie di persone.

SCHEDA WAVELENGHT

Contenuto

  • 1 Ruota con schermo
  • 2 Segnapunti
  • 1 Segnalino squadra non attiva
  • 84 Carte Wavelength fronte/retro
  • 42 Carte Wavelength Avanzate fronte/retro

Wavelength – La nostra recensione

Wavelenght è un gioco a squadre, dai 3 ai 12 giocatori dove a turno ogni componente della squadra deve far indovinare ai suoi compagni la posizione di un cursore all’interno di un semicerchio dove gli estremi sono rappresentati da due concetti opposti. Qui il primo twist del gioco: il materiale principale di questo gioco è proprio una ruota, che una volta girata mostra la posizione dei punti all’interno del semicerchio come potete vedere dall’immagine qui sotto:

Una volta che il giocatore di turno vede la posizione del punteggio, chiude lo schermo e il semicerchio sarà completamente coperto e la posizione del cursore invisibile ai compagni di squadra. A questo punto sarà visibile solo una freccia di plastica che deve essere posizionata dai componenti della squadra secondo il suggerimento del loro compagno di turno. Si pesca quindi una carta dove sono riportati due concetti opposti (per esempio: caldo/ freddo, ma anche cose più divertenti come laurea utile/ laurea inutile) e tramite l’utilizzo di una parola o di una frase di massimo 5 parole il caposquadra dovrà far posizionare nel posto giusto il cursore ai suoi compagni. 

Ecco un esempio: la carta in gioco “piacevole / sgradevole”. Il punteggio era casualmente posizionato verso il centro, quindi il capogruppo deve trovare qualcosa che possa essere interpretato dai compagni contemporaneamente come piacevole o sgradevole. A questo punto i suggerimento potrebbe essere “cotton fioc”: nonostante dia sollievo è contemporaneamente fastidioso sopratutto se usato in modo non perfetto! A questo punto se caposquadra e compagni sono sulla stessa lunghezza d’onda posizioneranno il cursore di plastica a circa metà del semicerchio. Ecco che quindi si scopre la posizione dei punti: se la squadra ha indovinato prende i punti corrispondenti e via così. In tutto questo la squadra avversaria non se ne starà con le mani in mano: da un lato può cercare di confondere le idee dando suggerimenti che possano creare scompiglio e dall’altro dovrà piazzare il proprio segnalino sulla parte sinistra o destra della ruota. Questa azione è una scommessa, infatti servirà per ipotizzare se il bersaglio si troverà a sinistra o a destra dell’indicatore: in caso di previsione azzeccata si guadagnerà un punto. La prima squadra che arriva a 10 punti avrà vinto la partita.

Un gioco più facile a farsi che a dirsi, che è in grado anche di essere spiegato in 2 minuti ai neofiti o a chi non ama i giochi da tavolo e che offre un innovativo sistema di competizione a squadre. 

Wavelenght offre anche una modalità cooperativa e la grande varietà di carte stampate su entrambe le facce (oltre a quelle avanzate) assicura una varietà e longevità di gioco praticamente infinita. Un plauso finale ai materiali: sono belli, robusti e innovativi, piacevoli da tenere in mano senza temere rotture o spiegazzamenti e, cosa da non sottovalutare, è possibile giocare direttamente “all’interno” della scatola con tutte le componenti.


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5875 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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