Era il 1962 quando uscì l’ormai introvabile primo numero di Diabolik. Un fumetto rivoluzionario, tanto nel formato quanti nei contenuti. Nato dalle menti di Angela e Luciana Giussani, fu disegnato da un autore la cui identità è ancora oggi avvolta dal mistero: un tale Angelo Zarcone, di cui si sono perse le tracce. Visto il grande successo registrato in breve tempo dal “re del terrore”, si resero necessarie diverse ristampe con cui soddisfare le richieste delle edicole.
Diabolik – I numeri 1
Fu così che le sorelle Giussani scelsero di dare alle stampe una versione “migliore” del n. 1, facendola ridisegnare due anni dopo da un diverso autore: Luigi Marchesi. Questa seconda versione è quella che si diffuse maggiormente. Più di recente, nel 2001, la casa editrice Astorina ha deciso di realizzare un remake che rispondesse ai nuovi gusti dei lettori, questa volta con i disegni di Giuseppe Palumbo. Queste tre versioni del n. 1 di Diabolik sono ora raccolte in un unico volume di grande formato, pubblicato da Edizioni NPE: «Diabolik – I numeri 1», stampato in una tiratura limitata di 510 copie (tutte numerate). Si tratta di una seconda edizione, la prima è uscita per la stessa casa editrice nel 2015.
Il volume è arricchito da un vasto apparato critico, a firma di tanti testimoni di un’epoca: dall’attuale editore, l’architetto Mario Gomboli, ad Alfredo Castelli, nume del fumetto italiano. Un pezzo da collezione, che racchiude la storia di un marchio e riflette quella di una nazione. Disponibile dall’8 luglio.
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