Aquaman – Recensione

Pesciolino o squalo?

Aquaman recensione

Jason Momoa è un Aquaman a dir poco perfetto. Lo abbiamo già apprezzato come attore in Game of Thrones e in Conan; i precedenti titolo della Dc – Warner ci hanno fatto intuire che il personaggio avesse un buon potenziale da offrire, sia a livello narrativo che economico.

Re dei Mari

Aquaman, finalmente, ha sbancato ai botteghini mondiali, dando finalmente un risultato significativo al DC Universe. Il film é godibile, divertente, caciarone e rock al punto giusto: non é un pietra miliare della cinematografia, sia chiaro, e secondo me è ancora lontano anni luce dall’universo cinematografico della concorrenza (che sta spopolando proprio in queste settimane), ma può comunque essere considerato il primo mattoncino per la costruzione di un nuovo stile per raccontare gli uomini in calzamaglia al cinema (o così speriamo).
Personalmente, come facile intuire, non sono tutte rose e fiori per il film diretto da James Wan (proprio lui). Non mi hanno convinto gli effetti speciali: CGI di livello medio-basso, non da produzione hollywoodiana, che purtroppo indebolisce visivamente una pellicola che ha già una trama poco scorrevole. Il film racconta la storia di Arthur Curry (il nostro caro Jason), figlio di un umano, Thomas, e di Atlanna, regina di Atlantide. Pur rifiutando contatti con il popolo del mare, colpevole della morte della madre, Arthur mette i suoi poteri a disposizione dei più deboli, agendo in incognito, come il più classico dei supereroi. Lo scontro, però, con dei moderni pirati e successivamente con il fratellastro Orm, darà il via a una serie di incontri e colpi di scena (alcuni più prevedibili, altri meno a dire il vero, ndr) che porteranno Arthur a scoprire chi é davvero. In sintesi, Aquaman è un film che diverte gli spettatori, ed esalta le spettatrici, o per lo meno la maggior parte di loro (credo). Merita una menzione finale, ma non per questo meno importante, la colonna sonora del film: questa infatti, composta da Rupert Gregson-Williams – già alle prese con Wonder Woman – riesce a essere un sorprendente valore aggiunto. Scanzonata quando serve, severa ed epica quando la scena lo richiede. Nel complesso Aquaman sembra essere un primo approccio, una sorta di primo passo, verso quello che può essere un’identità cinematografica che i fan DC stanno chiedendo a gran voce. Risultato raggiunto? Questo spetterà solo al tempo.


Informazioni su Mauro Orsi 157 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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