I Guardiani della Galassia Vol. 3 – Recensione

La fine di un'era

I Guardiani della Galassia Vol. 3 - Recensione

Caricato di un certo hype, arriva nei cinema l’ultimo capitolo della trilogia di James Gunn. Come al termine di una grande festa, c’è un po’ di malinconia, ma vince la gioia di aver partecipato!

I Guardiani della Galassia Vol. 3 – La nostra recensione

Nel 2014, quando uscì il primo capitolo de I Guardiani della Galassia, c’era molta curiosità.

A parte i fan Marvel più accaniti, non a caso conosciuti come Marvel Zombies, la scelta di un film su un gruppo di underdogs dello spazio sembrava un suicidio commerciale, nonostante il Marvel Cinematic Universe fosse già sinonimo di grandi incassi al box office.
Ci pensò James Gunn, regista dal background decisamente interessante, a trasformare i Guardiani in un successo planetario, grazie al giusto mix di comedy, azione e riferimenti pop anni 80. Avrete anche voi, nel vostro gruppo di amici, quello che non è appassionatissimo di Supereroi ma si è comunque innamorato delle avventure di Star Lord e compagni.

La musica, le scazzottate, il linguaggio un po’ sboccato (ma poco, siamo sempre in Disney), un umorismo essenziale ma vincente, un cast azzeccatissimo hanno reso il franchise dei Guardiani tra i più apprezzati dal pubblico. Cosa che accadde anche nei titoli successivi che li hanno coinvolti.
Oltre al volume 2, il ruolo del gruppo nella storyline delle Gemme dell’Infinito è tutt’altro che marginale. Ma ora siamo alla fine. Probabilmente, non perché non rivedremo più i Guardiani (o meglio, questo scopritelo voi al cinema), ma perché come molti di voi sapranno, James Gunn, come nelle migliori sessioni di mercato sportivo, è passato alla DC, per rilanciare un universo cinematografico che – usiamo un eufemismo – zoppica un bel po’.

Ma ora siamo qui per parlare del presente e posso già anticiparvi che il film è veramente una bomba e fa un passo ulteriore nella storia del gruppo cosmico. Cambiano un po’ le atmosfere e la prima indicazione ci arriva dalla colonna sonora – incentrata sugli anni ‘90, quelli della generazione X e delle chitarre – e dal fatto, che in pochi minuti, Rocket si trova in fin di vita, a causa del tentativo di rapimento del potentissimo Adam Warlock (di cui parleremo più avanti). Lo avevamo intravisto in un bozzolo in una scena post- credit del volume 2. Bene, ora è pronto – forse – a combattere. Warlock è stato inviato dall’Alto Evoluzionario, uno scienziato ossessionato dalla perfezione e con deliri di onnipotenza. Come se fosse un dio, infatti, vuole costruire un universo perfetto, abitato da esseri senza difetti che siano in grado di vivere pacificamente tra loro.
I suoi esperimenti hanno spesso come cavie degli animali, che, attraverso esperimenti genetici, acquisiscono la capacità di parlare e altre qualità antropomorfe. Come in ogni folle, dietro a un progetto così ambizioso, c’è la follia e il delirio di onnipotenza: ogni essere, ogni città, ogni pianeta, che non rispetta i suoi standard viene distrutto e ogni vita cancellata.
Tornando a Rocket, l’attacco di Warlock, lo lascia in fin di vita. Star Lord e gli altri Guardiani vogliono ovviamente salvarlo, anche se questo comporta affrontare l’Alto Evoluzionario.

Peter Quill, Star Lord, non è il solito burlone dei film scorsi. Il peso della morte delle persone amate, compreso quello della “vera” Gamora, lo attanaglia. Quill non vuole perdere anche Rocket. I Guardiani possono, appunto, contare sul sostegno dei Ravagers, che inviano, su richiesta di Nebula, uno degli elementi più importanti della loro squadra: Gamora, ovviamente, tornata ad essere una spietata guerriera.

Drax e Mantis si confermano la linea comica (cit. Boris) del gruppo, Groot è tornato ad essere un giovane adulto, decisivo in battaglia (molto divertenti i commenti di Gamora su di lui) e Nebula compie un passo ulteriore nella sua crescita, compiendo, probabilmente, il viaggio dell’eroe più interessante tra i Guardiani.

Le (quasi) due ore e mezza di film scorrono velocemente e finalmente ci si torna a divertire vedendo un film del Marvel Cinematic Universe. Ci si diverte, si sobbalza sulla sedia per le sparatorie, ci si potrebbe anche commuovere per il finale!

Ultimo punto prima di concludere: Adam Warlock. Stiamo parlando di uno dei personaggi Marvel più potenti. Inizialmente il suo uso risulta quasi macchiettistico, per poi riscattarsi in corsa. Sicuramente rivedremo Adam in altri prodotti del MCU e vedremo una significativa evoluzione anche del suo personaggio. Insomma, speriamo siano arrivati Curricula Vitae interessanti ai Marvel Studios per sostituire James Gunn, al quale va il nostro enorme grazie per ciò che ci ha fatto vedere in questo decennio!


Informazioni su Mauro Orsi 157 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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