Anacronistico, prevedibile, personaggi stereotipati, umorismo stantio, violenza gratuita. In una parola: imperdibile.
I mercenari 4 – La nostra recensione
Se nessuno lo ha ancora fatto, rispondiamo noi a Raf: degli anni 80 resterà un certo cinema di azione, rivitalizzato dal franchise più fracassone del Ventunesimo Secolo, The Expendables, inaspettatamente arrivato al quarto capitolo.
In questa nuova avventura i padroni di casa Sylvester Stallone (Barney) e Jason Statham (Christmas) dovranno evitare la Terza Guerra Mondiale, affrontando il trafficante d’armi Rahmat in combutta con il misterioso Ocelot, pronto a far esplodere degli ordigni nucleari e causare una crisi internazionale. Si uniscono al cast 50 Cent non nuovo a parti cinematografiche e Megan Fox, un grande what if del cinema, ormai più nota per la sua relazione con Machine Gun Kelly che per le sue performance.
Il film è un clamoroso e imperdibile B Movie, un omaggio spudorato al cinema d’azione degli anni ‘80, fatto di esplosioni facili, trucidi sgozzamenti, battute ad effetto, donne sensuali e pericolose, tradimenti, colpi di scena (in realtà prevedibilissimi), un’estetica orribile fatta di effetti speciali scadenti e un evidente utilizzo del green screen.
Se Stranger Things è un omaggio al cinema anni ‘80 più legato alla fantascienza e a cult movies come i Goonies, Expendables è un vero e proprio bigino di tutto il cinema testosteronico di quegli anni. La pellicola è un ringraziamento a Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Jean Claude Van Damme, Bruce WIllis, Chuck Norris per aver sconfitto i cattivi di turno con un calcio volante e farci credere che fosse tutto così facile.
La complessità, ogni tanto, lasciamola da parte.
Una precisazione, è però necessaria: se il tempo è galantuomo e con il tempo si rivaluta ogni ciofeca artistica a causa della nostra nostalgia e non del valore artistico dei film, lungi da noi lodare atteggiamenti machisti e violenti. Ciò che si vuole sottolineare è la semplicità di questi film, figli di una visione particolarmente ingenua in cui – citando Quentin Tarantino – la violenza risulta divertente perché è chiaramente finta.
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Summary
I Mercenari 4 è un film facile da vedere, ma difficile da spiegare: sta tutto lì nello schermo, tra una battuta ad effetto e un’inquadratura birichina all’attrice sexy di turno e una sequela di situazioni prevedibili che portano alla sconfitta del villain. Non grande cinema, ma una significativa fetta di storia hollywoodiana che andrà ufficialmente in pensione con la generazione di Stallone. Un omaggio a un’epoca che non c’è più e che vale comunque la pena di conoscerne l’esistenza.
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Trama6/10
6/10
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Regia6.5/10
6.5/10
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Personaggi6.5/10
6.5/10
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Colonna sonora7/10
7/10