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Super 8 – Recensione

Super 8 - Recensione

Fine anni ‘70, un gruppo di ragazzi sta girando un film dell’orrore per partecipare ad un festival locale. Nel farlo, per girare una scena d’impatto, l’aspirante regista decide di usare come location un vecchio deposito ferroviario. Durante le riprese però un pick-up taglia la strada ad un treno in arrivo, causando uno spettacolare incidente ferroviario (a proposito, scena girata da paura).

Super 8 – La nostra recensione

Nello scontro, dal treno scappa “qualcosa”, oltre ad una serie di misteriosi cubi d’acciaio.

Increduli di essere sopravvissuti, i ragazzi scoprono che alla guida del pick-up c’era il loro insegnante di scienze, che sembra non riconoscerli e intima loro di scappare e non far parola con nessuno dell’accaduto. L’incidente assume fin da subito una connotazione misteriosa e una risonanza elevata. Il giorno dopo infatti non solo se ne parla al telegiornale, ma arriva anche l’esercito per gestire la situazione.

Nel mentre, la cittadina inizia ad essere scossa da fenomeni strani e apparentemente non correlati. La corrente elettrica è instabile, i furti di elettrodomestici aumentano a dismisura e persone e cani continuano a scomparire.

In un intreccio di drammi personali, tra adulti e ragazzi, il gruppo di amici sarà insospettito e cercherà di scoprire il mistero dietro al treno deragliato.

Super 8 unisce elementi di fantascienza, thriller e mistero in modo piacevole e ben bilanciato. Vi ritroverete incollati allo schermo, perché sarete anche voi curiosi di capire cosa stia succedendo. A tenervi incollati ci penseranno anche le relazioni, tanto tra i ragazzi quanto tra gli adulti. Sebbene la trama principale sia legata al mistero del treno, il film affronta tematiche importanti, quali la perdita di una persona cara, l’elaborazione del lutto e il rapporto genitore-figlio. Questi elementi sono ben incastrati con la vicenda principale, così da non risultare mai forzati e stonare.

Ma Super 8 è anche una storia di preadolescenza. Viviamo con i protagonisti le avventure di un’estate che, presumibilmente, sarà l’ultima prima di diventare “grandi”. In questo senso, il film si ricollega al quel filone anni ‘80 in cui vediamo protagonisti un gruppo di ragazzi che affrontano le ultime avventure prima del salto verso l’adolescenza, salutando così l’età dell’innocenza. Non a caso la storia parla sia di amicizia, che dei primi amori e di come questi possano turbare le dinamiche di gruppo.

L’estetica è un richiamo al filone di cui sopra, con i ragazzi che si spostano in bici, per esempio, o che decidono di filmare un horror con una pellicola super 8. Ma troviamo anche altri topoi del sottogenere, come i conflitti familiari e la vita in una tranquilla cittadina di provincia americana. 

Insomma, diciamo che se vi piacciono opere come Stand By Me o Stranger Things, sicuramente apprezzerete Super 8 e la sua capacità di farvi rivivere il periodo fine anni ‘70/inizio ‘80. Inoltre, l’elemento di fantascienza, il “qualcosa” che è fuggito dal treno, diventa pretesto per mostrare il lato crudele dell’uomo. Scoprendo i retroscena dell’esercito, ci troviamo a interrogarci sempre più su chi sia il vero cattivo della vicenda.

Questo fa sì che Super 8 si ricolleghi anche al filone di fantascienza che mette in dubbio l’umanità. Siamo davvero così umani? I nostri fini possono davvero essere considerati alti come vorremmo? O sono solo una copertura per mascherare approssimativamente la nostra natura crudele? Quindi, che dire? Se vi piacciono le storie di mistero, amicizia, fantascienza e il filone anni ‘80, non potete perdere Super 8!

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