Iperborea presenta i nuovi libri di aprile 2025

Le novità del mese

Iperborea presenta i nuovi libri di aprile 2025

Iperborea, con l’inizio del nuovo mese, ha svelato le nuove uscite in arrivo durante aprile 2025. Senza ulteriori indugi andiamo a scoprire insieme i libri che nel corso delle prossime settimane debutteranno in libreria e online.

Iperborea – Aprile 2025

Moni NILSSON
NONNAMATTA E LA MISSIONE DETECTIVE
Dal 2 aprile
Da quando un nipotino le ha storpiato il nome, nonna Marta è per tutti «Nonnamatta», e non potrebbe avere nome più azzeccato, con tutto quello che combina. Oggi è lunedì, il giorno che dedica a Tarzan. No, non il re della giungla, ma il nipote che si chiama come il suo eroe preferito. E l’impresa di Nonnamatta, oggi, è di avverare il grande sogno di Tarzan di diventare detective. Nel baule lei ha già tutto l’occorrente: lente d’ingrandimento, manette rosa con le piume, parrucche, cappelli, occhiali da sole… In avventure giocose e adrenaliniche a caccia di misteri da risolvere, da una casa di cura per vecchietti smemorati a uno studio dentistico, alla stazione dei pompieri, tra furti, rapimenti, smarrimenti e incendi, i due eroici detective in erba dimostreranno tutta la loro stoffa.

William ATKINS
TRE ISOLE
Dal 16 aprile
Era il 2016 e William Atkins veniva scosso da due immagini gemelle, distanti migliaia di chilometri: i cumuli di salvagenti lasciati dai rifugiati sulle spiagge greche, visti in televisione, e gli ammassi di zaini abbandonati dai migranti sudamericani nel deserto dell’Arizona, visti di persona. Da qui nasce il viaggio di Tre isole: l’esigenza di trovare un altrove in cui stare meglio, che è alla base di tutte le migrazioni della storia, sembra ancora oggi animare il mondo. Ma cosa succede quando la migrazione è forzata, quando un Impero ha la facoltà di rimuovere personaggi scomodi e confinarli oltremare? Atkins racconta la nostalgia di tre esuli, tre ribelli sconfitti dalla storia del XIX secolo: Louise Michel, amica di Hugo, anarchica a capo della Comune di Parigi; Dinuzulu, figlio dell’ultimo re zulu riconosciuto dai coloni britannici; l’ebreo ucraino Lev Šternberg, dissidente antizarista, padre dell’etnografia russa. Atkins li segue nella terra del confino: in Nuova Caledonia, isola divisa tra identità tribale e dipendenza dalla Francia. Poi a Sant’Elena, esilio di Dinuzulu, scoglio disperso nell’Atlantico che oggi sembra un «ospizio a tema impero» in cui andare a caccia di farfalle e riscoprire un passato di schiavitù. Infine, come Šternberg, viaggia in nave nell’Estremo Oriente russo fino a Sachalin, arricchita oggi dal petrolio, ma come un tempo brutale e inospitale, soprattutto con gli indigeni nivchi. Un viaggio tra presente e passato per capire lo sradicamento di tre condannati alla nostalgia e la verità che sta al centro dell’esperienza dell’esilio e delle sue contraddizioni – libertà e prigionia, lontananza e vicinanza, imperialismo e ribellione.

Jan BROKKEN
LA SCOPERTA DELL’OLANDA
Dal 24 aprile
Non lontano da Amsterdam, a Volendam, sospeso tra terra e cielo, dighe e campi, c’è l’hotel Spaander. Fondato nel 1881, è aperto ancora oggi. Nel corso del suo secolo e mezzo di vita, l’albergo ha ospitato più di un migliaio di artisti da tutto il mondo. Cosa li ha attratti qui? Lontani dal caos delle grandi capitali, pittori di tutta Europa trovavano a Volendam un rifugio e un mondo nuovo da scoprire, una comunità accogliente e paesaggi unici: «Il cielo e la terra sono opera dell’Onnipotente – tranne l’Olanda, quella invece l’hanno fatta gli olandesi.» Attraverso la storia dell’hotel Spaander e dei suoi numerosi ospiti, Brokken tratteggia uno dei periodi più significativi della storia dell’arte moderna: muovendo dalle grandi correnti francesi dell’Impressionismo e del Postimpressionismo, sfiorando le vicende di grandi artisti come Picasso e Kandisky, riporta in vita le personalità di pittori celebri e di altri meno conosciuti. E raccontando vite rocambolesche e avventurose, fatte di liti e gelosie, viaggi e scoperte, Brokken ripercorre i temi della grande Storia da un punto di vista appartato, che svela sottotrame silenziose e inaspettate: dal rapporto tra cattolici e protestanti all’interventismo durante la Prima guerra mondiale. Con il gusto narrativo dell’aneddoto e lo sguardo del grande viaggiatore, colto e raffinato, ma soprattutto curioso, Jan Brokken ci porta alla scoperta di un luogo particolarissimo, in un volume impreziosito dalle immagini a colori dei quadri che lo hanno immortalato.

Mathijs DEEN
IL FIUME INFINITO
Dal 30 aprile
Non un solo fiume, ma «un sistema di fiumi», la cui forma ricorda «un orso sui pattini», come vuole la leggenda: il Reno scorre nel cuore dell’Europa e ne ha plasmato la storia e l’immaginario. Deen lo racconta a partire dalla nascita, immaginandosi un mondo governato da forze primordiali, quando l’Italia era una penisola che risaliva il Mediterraneo per scontrarsi con l’Europa e creare le Alpi e degli umani non c’era ancora traccia. C’erano però già gli ippopotami, che vivevano nel giovane fiume che oggi ne conserva i resti, e i salmoni, che lo risalivano puntando al mare: a raccontarlo allo scrittore, un appassionato collezionista di fossili e fervente creazionista. E poi sul Reno sono arrivati gli umani: quelli dei grandi imperi, con le città sognate dagli architetti di Carlo Magno e i ponti dei romani. Ma anche i turisti, e a Deen sembra di riconoscere in una donna la mitica Lorelei, l’ondina che abita il Reno immortalata da Heinrich Heine. Non è solo la grande storia, infatti, a rendere il Reno unico: in un mosaico di leggende, fatti storici dimenticati e riflessioni filosofiche, nel Regno del Reno compaiono il poeta di guerra inglese Owen, sepolto vicino alle rive del fiume, Goethe, i paleontologi che studiano l’homo heidelbergensis, un eremita che visse su un’isola, detto «il Robinson del Reno», Giulio Cesare e tanti altri personaggi. Insieme a loro, moltissimi scienziati, che accompagnano Deen nei suoi viaggi e nelle ricerche, dal Belgio alla Svizzera, dalla Francia alla Germania. E come il letto del fiume che scava profonde gole e larghe anse, lo stile di Mathijs Deen si muove dall’ironia al lirismo alla narrazione serrata, in un racconto che intreccia storia e scienza, reportage e autobiografia.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6390 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
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