Lo Specchio – Recensione

Riflettere...

Lo Specchio - Recensione

Canicola presenta la nuova opera di Alessandro Tota, un silent comic book che ci porta direttamente al cuore dell’esistenza umana: la relazione, con noi e con gli altri.

Lo Specchio – La nostra recensione

Cosa significa nella nostra sfaccettata lingua madre riflettere? Molte cose:

transitivo

  • 1.Rinviare per riflessione una luce, un suono, ecc.
    “il mare riflette i raggi del sole”
  • 2.fig.Del viso, dello sguardo, ecc., manifestare uno stato psicologico.
    “il suo volto riflette una grande serenità”

intransitivo pronominale

  • 1.Di luce, suono, ecc., essere rinviato per riflessione, riverberarsi (+ su ).
    “la luce si rifletteva sui vetri”
  • 2.fig.Manifestarsi, spec. di sentimento, emozione, ecc. (+ in, anche + a ): l’ira si rifletteva nel suo sguardo (o gli si rifletteva nello sguardo).

intransitivo

  • Soffermarsi col pensiero su qualcosa, considerare attentamente (anche + su ).
    “prima di darti una risposta vorrei r. un poco”

Lo specchio non è solo il titolo del nuovo libro di Alessandro Tota (Caterina e i Capellosi, Caterina e Orlando), ma è un oggetto con cui ciascuno di noi ha un rapporto particolare. Riflette la nostra immagine, ci fa soffermare sul nostro modo di apparire e – forse – anche di essere. 

Ci fa riflettere, avere un pensiero su di noi: a che punto siamo? Dove stiamo andando?

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Si dice che gli altri siano il nostro specchio e viceversa. Scopriamo, dunque, molti aspetti di noi stessi nella relazione con gli altri. Nel rapporto di coppia emerge ancora di più il nostro io, in tutta la sua meravigliosa imperfezione e incompletezza, pronto a rigenerarsi e a creare un noi.

Questi pensieri aleggiano nella mente, come se le parole – almeno inizialmente – non fossero necessarie per comprendere e dare un significato ai nostri incontri, sostituite da sguardi, mani sfiorate, sorrisi e lacrime. Tota, in oltre 170 pagine di illustrazioni senza parole, ci porta a riflettere – in tutte le accezioni del verbo – su tutti questi meravigliosi meandri del pensiero e del quotidiano che implicano lo stare con sé stessi e anche con gli altri. Lo fa attraverso la narrazione di un incontro tra un uomo e una donna, dei moderni Adamo ed Eva che si incrociano in un bar, grazie ad un gesto semplice quanto gentile: lui allunga un accendino a lei per accendersi una sigaretta. Da quel momento, inizia il viaggio. Reale? Onirico? Mentale? Un enorme What if in cui in realtà non viene accesa alcuna sigaretta? Tutto questo e anche di più mi viene da rispondervi. Siamo Oltre lo Specchio di Lewis Carroll, non siamo in un film di Michel Gondry, siamo nella realtà, che sa essere ancora più imprevedibile.

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Informazioni su Mauro Orsi 160 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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