Draghi, maghi, locande, melodie che ricordano atmosfere celtiche e medievali…in una parola, fantasy. Che vi siate appassionati da poco o che siate dei veterani, la guida al fantasy di NPE, che ringrazio per la copia recensione, fa al caso vostro.
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Enciclopedia del fantasy – La nostra recensione
Il volume è un vero e proprio viaggio nel mondo del fantasy più tradizionale, che lo attraversa in ogni sfumatura.
Il focus, come indicato nell’introduzione, è sul fantasy classico, ovvero esclude suggestioni vicine ad altri generi. Il volume è organizzato in sezioni che presentano le principali opere per medium.
Un punto forte è proprio la possibilità di ricercare le opere di interesse relative ad un certo mezzo. L’autrice inoltre non si limita ai settori trattati più comunemente, ma amplia la discussione ed include opere di vario tipo, dando vita ad una vera e propria enciclopedia. Il testo guida infatti il lettore in un viaggio multi sfaccettato, che ripercorre il genere dalle sue origini fino alle opere più moderne.
Altro punto forte è la varietà di media trattati. L’enciclopedia del fantasy ha uno sguardo ad ampio spettro e fornisce spunti su più fronti, dai libri fino ai festival di maggiore interesse.
La struttura generale ricorda, come anticipato, un’enciclopedia tradizionale ed è quindi possibile fruire delle voci di interesse accedendovi direttamente. Vi è tuttavia una sorta di divisione tra i capitoli; la prima parte del testo ha natura più introduttiva, mentre la seconda funge da catalogo delle opere.
Nei primi capitoli, dopo un breve excursus sulle origini del fantasy, si trovano sezioni di approfondimento tematico. Vi è per esempio un capitolo che tratta in modo più dettagliato i filoni del genere e le sue declinazioni in alcune nazioni. Molto interessanti sono anche i capitoli sulla simbologia tradizionale e i luoghi ricorrenti. Ampio spazio è dedicato poi alle figure coinvolte nella genesi delle opere, dagli autori e autrici fino agli illustratori e illustratrici.
La seconda parte del volume è invece organizzata in modo da fornire un catalogo piuttosto esaustivo di opere, in cui ogni sezione è relativa ad un mezzo. Ci sono quindi sezioni dedicate a film, serie TV, giochi, videogiochi, cartoni e fumetti.
Da notare che l’autrice non si limita a opere occidentali, ma include anche una sezione per anime e manga, aspetto molto apprezzabile. Un altro aspetto che ho apprezzato davvero tanto è la scelta di includere anche dei capitoli sui maggiori festival e sulla musica, argomento su cui è di solito più difficile reperire informazioni.
In generale, i capitoli sono tutto sommato compatti, in quanto presentano gli aspetti fondamentali dei temi trattati. Il volume ha uno sguardo ampio, che abbraccia sia i grandi classici ed i cult, che opere più recenti ed un po’ più di nicchia.
L’idea del saggio è di dare una visione d’insieme, obiettivo che raggiunge molto bene.
Per quanto infatti nessuna opera sia analizzata in modo molto dettagliato, si trovano gli estremi per poi approfondire la ricerca e la lettura. Vi sono altresì spunti interessanti sia per recuperare opere cult che per scoprirne di nuove.
Si presenta dunque come un ottimo strumento di consultazione, una vera e propria enciclopedia per gli appassionati. Sebbene molte informazioni siano reperibili anche in rete, il volume è organizzato in modo da essere facilmente fruibile e immediato, dandogli un punto di vantaggio. In questo senso, considerando l’ampio sguardo che lo contraddistingue, può essere anche come un buon punto di riferimento per chi si sta avvicinando a questo mondo.
Per gli appassionati di vecchia data, rimane un volume piacevole da sfogliare, che offre spunti per poi effettuare ricerche più strutturate. Il saggio è inoltre bello esteticamente e ricco di immagini, interessante anche per gli appassionati di collezionismo. Che stiate cercando nuovi spunti o vogliate una rinfrescata veloce sulle vostre opere preferite, è il giusto punto da cui partire.
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