Freaky Mouse – Recensione

Il lato cool del mondo Disney

Freaky Mouse - Recensione

Si può ridere di tutto? Di Quasi tutto, probabilmente. Si può ridere del politically correct? Sì e molto spesso e anche in maniera non banale. Si può anche ridere dei messaggi politically correct racchiuso nei classici Disney della nostra infanzia?! SI DEVE! Con Freaky Mouse!

  • Formato: volume 16,5×24 cm, brossura con alette a colori
  • Pagine: 128
  • Prezzo: € 16,90

Freaky Mouse – La nostra recensione

È decisamente ironico scrivere questa recensione nei giorni in cui imperversa la rabbia e la protesta (andata a buon fine) del MOIGE (Movimento Italiano Genitori) contro lo spot di una nota compagnia telefonica con protagonista Lino Banfi che esclama a gran voce il suo classico motto “Porca Puttena!”

Si sa, la strada per l’Inferno è lastricata da buone intenzioni ma a volte può capitare che lo zucchero per addolcire la pillola a volte ci possa condurre al diabete. La citazione cinematografica non è casuale: nei classici Disney che tutti abbiamo amato (e personalmente amo ancora molto) spesso – non si può dire sempre, possiamo tralasciare film del calibro di Bambi o Il Re Leone? – noi spettatori ci siamo imbattuti in universi narrativi un po’ troppo edulcorati e vicini alla perfezione.
Mantenere 101 Dalmata come può essere sostenibile? Zio Paperone nuota nelle sue monete, ma si farà anche la doccia? Il Sultano Aladdin quante mogli avrà? La Sirenetta vive nell’oceano da sedici anni: come fa ad avere una pelle così morbida e non rugosa? Siamo sicuri che Cenerentola non avesse qualche difficoltà cognitiva?

A queste ed altre scomode domande (che però tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita, non negatelo!) risponde questo divertente volume scritto da Nicola Pesce Editore, che attraverso delle storie molto brevi (una o due tavole) ci fanno sorridere dei personaggi Disney (e qualche guests), mostrandoci il loro lato più cinico, imperfetto e vicino a noi lettori.

Ovviamente i nomi dei personaggi sono leggermente modificati per evidenti ragioni, ma a nessun lettore risulterà difficile riconoscere a chi si ispirano Mufazza, Bumbi, Drumbo o Cazzco e tutti gli altri protagonisti di queste short stories, caratterizzate da disegni in stile cartoonesco che personalmente mi hanno ricordato il grande Scottie Young (Odio Favolandia, Mini Marvel).

In conclusione, se siete appassionati o conoscitori del mondo Disney, questo volume non può sfuggirvi. È comunque apprezzabile da tutti quei lettori di fumetti che hanno voglia di una lettura spensierata, divertente e senza impegno.


Informazioni su Mauro Orsi 154 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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