Le vite de’ più eccellenti fumettori – Recensione

Jack Kirby è importante come Michelangelo? Perché i topi sono protagonisti dei fumetti, anche se sono portatori di malattie ed epidemie? Ma i fumettori sono considerati artisti contemporanei? Sono guidati dalla Musa, dalle scadenze o dai salvifici bonifici? Ci spiega tutto Giulio Piccininno in uno dei volumi più interessanti e divertenti dell’anno.

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Le vite de’ più eccellenti fumettori – La nostra recensione

Giorgio Vasari, architetto e pittore del Cinquecento, può essere considerato anche il primo critico d’arte, avendo scritto un testo seminale come Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ecco, allo spirito del Vasari questo non basta più: vuole conoscere la vita dei più grandi fumettisti, anzi fumettori.

Sarà il fumettista Giuliano Piccininno a istruirlo, ispirato (o forse no? scopritelo nella lettura) dalla Musa Calendula e a guidarlo in un divertente e ispiratissimo viaggio a parlare del fumetto, tecnica non conosciuta dal Vasari per evidenti ragioni anagrafiche. Piccininno spiegherà ai suoi due distinti ospiti la complessità del fumetto, medium che nel corso dei decenni è passato da occupare una striscia sui quotidiano ad interi scaffali nelle librerie, riuscendo anche ad evolversi nella struttura, nella tecnica di realizzazione e nella narrazione, varcando il confine del semplice intrattenimento. 

Il Vasari scoprirà aspetti interessanti di questa arte a lui sconosciuta, ma nella quale trova facilmente dei punti in comune con opere a lui contemporanee. Un esempio? I supereroi sono cavalieri con moderne armature, coraggiosi ma anche un po’ furiosi come Orlando che combattono i villains, brutta impersonificazione dei vizi capitali.
In questo straordinario esempio di metafumetto, l’autore presenta al Vasari e ai lettori tutta la bellezza e la contraddizione di un mondo complesso e forse ora, nel Ventunesimo Secolo, non più considerato Arte di Serie B. Piccininno riprende in questo libro anche un suo personaggio originale, Topo Lippo, divertente esempio di satira politica. Le vicende si svolgono nel Medio Evo, ma i tempi bui raccontati sono gli anni 90 post Tangentopoli.

Al termine delle tavole scritte e disegnate dall’autore, un’ottima postfazione di Raffele De Carlo con excursus storico sull’arte illustrata chiude questa ennesima perla del catalogo NPE.

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