Mausart – Recensione

Kleiner Flug pubblica l’elegante versione antropomorfa di Gradimir Smudja di Wolfgang Amadeus Mozart, alle prese con il Lupo Salieri e i pericolosi gatti di Venezia.

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Mausart – La nostra recensione

Agli amici di Kleiner Flug piace pubblicare per i propri lettori storie biografie di personaggi storici o riduzioni (che brutta parola) a fumetti di opere classiche, unendo così la modernità del fumetto alla storicità della proposta.
Con Mausart, si aggiunge un altro elemento di creatività: tutti i personaggi della storia diventano animali: i reali sono delle oche, Mozart e Stradivari dei topini e Antonio Salieri un lupo. 

L’idea è di Gradimir Smudja, l’illustratore di questa gradevole lettura, autore di tavole straordinarie, caratterizzate da un tratto pulito e una colorazione dalle tinte tenui. Colpiscono in particolar modo le splash page presenti nella seconda parte del volume, quando Mausart parte per Venezia e ci sono dei campi larghi notevoli, come ad esempio la piazza festante per il Carnevale, gremita di animali in maschera. Ma tutto il volumetto – ricco di extra – merita di essere guardato con attenzione e gustato nei minimi particolari.

L’aspetto grafico, infatti, rappresenta il punto di forza del fumetto. La parte narrativa è eccessivamente semplice ed immediata. I personaggi, come accade nella favole antiche, non sono particolarmente approfonditi: ognuno di loro rappresenta una particolare caratteristica. Di conseguenza, i principali avversari di Mausart sono dei gatti, come ad esempio Ligo, il servo felino dell’avido lupo Salieri.

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