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My Hero Academia 24 – Recensione

My Hero Academia 24 - Recensione

Star Comics propone il nuovo volume del bestseller di Kohei Horikoshi, che festeggia i cinque anni di pubblicazione regalando ai suoi fan – anche stavolta – una lettura piacevole ed entusiasmante.

My Hero Academia 24 – Recensione

Ogni generazione di lettori ha il suo shonen, o quantomeno la sua lettura di formazione, il cosiddetto viaggio dell’eroe, durante il quale il protagonista della storia compie il suo percorso di maturazione, attraverso sfide, incontri e prove da superare. Parliamo dunque di una tipologia narrativa che favorisce l’immedesimazione del giovane lettore.

Invidio molto coloro che stanno leggendo My Hero Academia durante la loro preadolescenza: la scrittura è scorrevole, i personaggi sono ben caratterizzati, il tratto di Horikoshi moderno, ma riconducibile alla grafica che caratterizza gli shonen. Una prova della consistenza narrativa  di My Hero Academia é proprio questo ventiquattresimo volume, nel quale il protagonista, Izuku “Deku” Midorya non compare in nessuna tavola. Già, perché il volume è incentrato sui Villain, coloro che utilizzano il loro Quirk (superpotere) per scopi molto poco nobili.

Ma sarà sempre così? Twice sta infatti andando a salvare Giran, suo compagno nella Lega dei Villain, da Redestro, che lo sta sottoponendo a terribili torture. L’invito è di correre in fumetteria a recuperare il nuovo volume o di recuperare gli arretrati. Come nel fumetto, spesso nella nostra quotidianità cerchiamo di essere tutti Hero, rischiamo a volte di essere anche dei Villain, ma tutti abbiamo, a qualsiasi età, il desiderio di avere un Quirk che garantisca un valore, ma soprattutto un’originalità. 

Nella sua semplicità, My Hero Academia é una lettura che intrattiene in maniera intelligente e appassionante, soprattutto per i teenagers. I simpatici intermezzi dell’autore con i bozzetti e “i segreti” sulla scrittura della storia non sono una novità assoluta nel mondo dei manga,ma creano una sorta di legame tra lettore ed autore che risulta ancora vincente nell’epoca dei social, dove ormai molti vip (o presunti tali) sono a portata di click.

Festeggiamo con Kohei i cinque anni del suo manga, augurando a lui (e a noi lettori) altri cinque anni di grandi avventure

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