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Arbolito – Recensione

Arbolito - Recensione

Per fare un albero ci vuole un fiore, cantava Sergio Endrigo in uno dei motivi in grado di superare il passare inesorabile degli anni. Chissà cosa avrebbe cantato dopo aver giocato ad Arbolito, il gioco da tavolo firmato Giochi Uniti (che ringraziamo per aver contribuito alla copia review, ndr) dove per fare un albero ci vuole precisione, fermezza, pazienza e tanta tanta tensione.

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Arbolito – La nostra recensione

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Che abbiate o meno il fantomatico pollice verde poco cambia per Arbolito: per dare vita all’albero infatti vi serviranno altre qualità, cercando di non rovinare tutto il lavoro facendo cadere le foglie. La preparazione del gioco è estremamente veloce: al centro del tavolo va posto l’albero all’interno del suo recinto (raccomandiamo a tal proposito di assicurarsi che sia facilmente raggiungibile da tutti i giocatori) e ogni giocatore riceve un determinato numero di carte foglia, differente a seconda dei partecipanti. Dopo aver piazzato in maniera casuale le prime foglie sull’albero, ecco che la partita può iniziare. A turno ognuno deve cercare di collocare una foglia, incastrandola con una già presente, a patto di seguire alcune banali regole di piazzamento: il lato delle foglie a contatto deve essere dello stesso colore. Questa meccanica è resa possibile dalla struttura delle carte stesse: queste sono infatti circolari con alcune aperture che ne consentono l’incastro a catena. L’obiettivo è quello di terminare le proprie carte, sfruttandone anche le abilità speciale; su alcune di queste infatti sono rappresentate degli animali che, se combinati tra loro, quindi se messi vicini, sbloccano alcune abilità. Si va dal poter mettere liberamente una foglia indipendentemente dal colore (gatto+uccello) fino al costringere un avversario a pescare una carta foglia in più (uccello+uccello) passando per la possibilità di aggiungere un’altra carta durante il nostro turno (gatto+gatto).

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Se cercate qualcosa di nuovo in grado di regalare partite cariche di sana tensione e capace di riunire tutta la famiglia o il vostro gruppo di amici attorno a un tavolo, sappiate che potete lasciare l’allegro chirurgo dentro all’armadio: Arbolito fa al caso vostro (e non servono nemmeno batterie per giocare, ndr). Il numero massimo consentito di giocatori – sei – facilita l’aggregazione e va da sé che risate e ostacoli verbali di ogni tipo, sempre secondo le regole mi raccomando, sono all’ordine del giorno.
Ultima menzione, più che doverosa, va agli elementi di gioco: le carte sono di buona fattura, sottili al punto giusto per poter essere impilabili senza che si danneggino. Arbolito inoltre è molto colorato e visivamente, una volta fatto crescere il nostro albero, è davvero un bel vedere.

Le feste di Natale ormai prossime (al momento della scrittura di questa recensione, ndr) sono l’occasione perfetta per regalare, o regalarsi, questo gioco da tavolo firmato Giochi Uniti. Quale momento migliore per ritrovarsi tutti insieme attorno a un tavolo e giocare?

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