Le Bellunesi sono il nuovo mazzo di carte regionali prodotte e realizzate da Dal Negro, azienda da 95 anni attiva nella produzione di carte da gioco, da un’idea e con la collaborazione di AKQA, per raccogliere fondi per la ricerca destinati allo studio del bostrico, il parassita che, dopo la tempesta di Vaia, sta distruggendo intere foreste nel bellunese e in altre zone del Nord Italia.
La carte Bellunesi
Si tratta di un mazzo di carte che, nel seme di bastoni, riproduce i segni lasciati dal parassita detto anche bostrico tipografo per via dell’impronta indelebile che imprime mentre si insinua nel legno degli abeti, scavando gallerie e depositando uova. Inoltre, le tre figure classiche del fante, del cavaliere e del re presente nei classici mazzi di carte trevisane sono state sostituite, simbolicamente, dagli eroi di questa lotta: il boscaiolo, una guardaboschi e il botanico.
Nella sola regione Veneto, in soli tre anni, il volume di legname morto per l’attacco del bostrico tipografo ha già superato la metà di quello danneggiato dalla tempesta Vaia del 2018 che fu pari a 16 milioni di alberi corrispondenti a quasi 9 milioni di metri cubi di legname. L’emergenza fitosanitaria legata alla pullulazione del bostrico, stimolata dalla grande quantità di legno a terra e favorita dagli andamenti meteorologici degli ultimi anni, sta provocando infatti danni importanti ai popolamenti di abete rosso, sia a quelli sopravvissuti sia a quelli ripiantati.
Le Bellunesi nascono dunque per portare l’attenzione pubblica su un effetto collaterale e meno notiziabile della tempesta di Vaia e, al contempo, per raccogliere fondi per la ricerca che appare l’unica via di uscita a un problema che i cambi climatici in atto rischiano di rendere strutturale.
“Il motivo per cui siamo stati entusiasti di abbracciare questa iniziativa proposta da AKQA è semplice – prosegue Andrea Compiano, Export Manager di Dal Negro – Vedere un territorio a noi così caro come la provincia di Belluno, affrontare le sfide del bostrico, ci ha spinto a un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e della comunità locale. La storia delle carte da gioco risale a tempi antichi, quando le civiltà le utilizzavano per narrare storie, rappresentare personaggi e diffondere idee. Le carte da gioco hanno attraversato epoche e culture, ma soprattutto, sono state portatrici di significati profondi. Il progetto “Le Bellunesi” rappresenta il nostro tentativo di rendere omaggio a questa tradizione. Non stiamo solo creando un mazzo di carte; stiamo modellando un messaggio che va oltre il tavolo da gioco. Ogni elemento di design, ogni scelta di colore e ogni dettaglio de “Le Bellunesi” è stato pensato per trasmettere il nostro impegno per la causa ambientale.”
L’obiettivo è quello di raggiungere la cifra di 150.000 euro che verrà interamente devoluta alla ricerca da AKQA e Dal Negro per finanziare i due dottorati. È attivo inoltre, un progetto di donorship, le aziende interessate possono contribuire finanziando il progetto e aiutando a raggiungere la cifra obiettivo. L’iniziativa può rappresentare un gesto concreto delle aziende nell’ambito del proprio programma di social responsibility da rendere noto ai propri stakeholders. Per le aziende venete, inoltre si tratta di un atto d’amore e di restituzione verso il proprio territorio d’origine e la sua comunità. Le aziende donor fruiranno delle iniziative a supporto della notiziabilità del progetto.
I fondi verranno raccolti attraverso l’ufficio fundraising dell’Università degli Studi di Padova al seguente link: Sostieni l’Università di Padova (unipd.it).
La prima produzione del mazzo è andata sold out in meno di 24 ore e la successiva ristampa sarà disponibile da gennaio nel sito Dal Negro “Le Bellunesi” e presso gli sportelli dell’Università di Padova.
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