Asmodee ha annunciato che il suo programma di ricerca, Game in Lab, il 7 maggio 2024 ha offerto, nell’ambito delle sue Conference Series 2024, una presentazione in Canada della dottoressa Gray Atherton e del dottor Liam Cross della University of Plymouth. Game in Lab, il cui scopo è quello di sensibilizzare le parti interessate ai benefici sociali dei giochi da tavolo, ha invitato la dottoressa Atherton e il dottor Cross a discutere le loro scoperte derivate da una serie di studi che hanno preso in esame la sovrapposizione fra l’autismo e il gioco da tavolo hobbistico.
Game in Lab di Asmodee
La dottoressa Atherton e il dottor Cross hanno preso a campione più di 1600 giocatori e hanno raccolto più di 35 interviste nel loro lavoro con Game in Lab. Fra gli hobbisti di giochi da tavolo osservati, Atherton e Cross hanno scoperto che al 7% è stata diagnosticata una forma di autismo (contro l’1% della popolazione generale) e che il 30% mostrava tratti autistici secondo l’Autism Spectrum Quotient (AQ), un questionario autogestito largamente utilizzato.
Facendo riferimento a un ampio spettro di dati demografici relativi ai giocatori e a varie motivazioni e preferenze riguardo ai giochi, i ricercatori hanno mostrato come queste informazioni possano rivelarsi utili ai creatori di giochi e a coloro che sono interessati a utilizzare i giochi da tavolo con scopi educativi e terapeutici. Per esempio, hanno presentato una ricerca sull’utilizzo dei giochi da tavolo come potenziale strumento valido nel sostegno delle persone affette da autismo.
Secondo la dottoressa Atherton, “i giochi da tavolo hanno finalità molto importanti, al di là del puro intrattenimento. Creano un’attività sociale unica che permette alle persone di riunirsi in uno spazio condiviso e di imparare come collaborare con i propri partner sociali e come competere gli uni con gli altri”. Il dottor Cross prosegue: “Per questa ragione, i giochi da tavolo possono rivelarsi un’importante attività sociale per le persone autistiche che preferiscono attività strutturate e basate sulle regole e che spesso hanno interessi prevalentemente non sociali (che molti giochi da tavoli usano come temi)”.
Avendo collaborato allo sviluppo di Dixit Access+, un titolo di Access+ Studio, la dottoressa Atherton e il dottor Cross hanno presentato anche le loro scoperte iniziali riguardo a un progetto pilota che utilizza il gioco per scopi terapeutici su un ampio campione di studio. Lo studio Access+, lanciato nel 2022, mira a fornire un accesso equo e inclusivo ai giochi da tavolo e lavora con ricercatori da tutto il mondo per sviluppare prodotti per persone con diverse disabilità cognitive, come l’autismo, l’Alzheimer, la depressione e altro.
Il dottor Cross e la dottoressa Atherton hanno condotto ricerche in varie aree dell’autismo, inclusi la teoria della mente e l’antropomorfismo, le relazioni uomo-animale, la qualità della vita, il genere e l’invecchiamento, così come gli aspetti interculturali dell’autismo e, più di recente, l’autismo e i giochi analogici e digitali. I dati raccolti sono a disposizione di medici, educatori e creatori (https://osf.io/vygd3/).
Nella sua ricerca, Léa analizza gli effetti dei giochi da tavolo moderni sulle funzioni cognitive dei giocatori, specialmente l’attenzione, cercando di capire se questi effetti dipendono dall’età dei giocatori, dalle emozioni e dalla modalità di gioco. I risultati della ricerca di Léa hanno presentato sotto una nuova luce l’affascinante relazione fra le funzioni cognitive e il mondo dei giochi da tavolo e aiuteranno senza dubbio a preparare il terreno accademico per un settore di ricerca che continua a generare interesse negli anni.
Un’altra collaborazione include un progetto con il dottor Philippe Robert, professore di Psichiatria all’università della Costa Azzurra e direttore del suo team “Cognition, Behaviour & Technology” (CoBTek) e del Dipartimento di Terapia del Linguaggio. Insieme ai colleghi Gray Atherton, Liam Cross e Léa Martinez, il dottor Robert ha pubblicato una serie di consigli sull’uso dei giochi da tavolo per le persone con disturbi neurocognitivi. Gli esperti considerano i giochi da tavolo estremamente importanti, tanto per le emozioni e i sensi, quanto per il comportamento, l’apprendimento e l’interazione sociale.
La dottoressa Melissa Rogerson, una specialista australiani in giochi da tavolo ibridi, ha condotto due studi grazie a Game in Lab e pubblicato diverso articoli sull’utilizzo e il valore degli strumenti digitali nei giochi da tavolo moderni. La dottoressa ha evidenziato l’importanza della materialità dei giochi da tavolo per gli hobbisti e ha dimostrato la necessità di considerare gli aspetti digitali attraverso l’intero processo di creazione dei giochi ibridi.
Game in Lab ha inoltre finanziato le ricerche di Anick Pelletier, una dottoressa canadese che ha studiato l’impatto cognitivo della presenza dei giochi da tavolo nelle scuole, e quelle del dottore spagnolo Jorge Moya Higueras, il cui studio pubblicato nel 2023 ha mostrato che l’inserimento dei moderni giochi da tavolo (Jungle Speed, Dixit) nelle scuole migliora le funzioni cognitive nei bambini a rischio di esclusione sociale.
La conferenza di Game in Lab con la dottoressa Atherton e il dottor Cross si è tenuta martedì 7 maggio durante Canada Plays, l’evento fieristico più importante dell’industria del gioco da tavolo canadese, ospitato da Asmodee Canada e Lion Rampant Imports. La content creator e insegnante Mandi Hutchinsons, di Salt & Sass Games, ha fatto da cerimoniera insieme alla leggenda dei giochi da tavolo di YouTube Rodney Smith.
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