Green Oaks – Recensione

Alla ricerca delle pillole perdute, ovvero un gdr da pensionati

Green Oaks - Recensione

Ormai l’autunno è arrivato, ci si prepara sul divano con la copertina, una tisana, una pastina per cena e un bello scialle. Ah, giusto! Benvenuti a Green Oaks1, paradiso, ah no, residenza per anziani. Forse siete finiti qui su raccomandazione dei nipoti, o forse volevate trascorrere del tempo con dei coetanei, stufi dei discorsi di questi giovani nei quali non riuscite più a ritrovarvi. Volevate trovare qualcuno con cui poter discutere liberamente e con gioia del cantiere su via Pace- avete visto quanto sono lenti? Ma poi, da quando si mettono così i mattoni? A nostri tempi le cose sì che si facevano bene.

Green Oaks – La nostra recensione

Vi presento uno dei giochi di ruolo più divertenti e esilaranti che ci siano, Green Oaks. Preparatevi ad interpretare un gruppo di pensionati dai passati più improbabili, che si troveranno ad affrontare missioni inverosimili ed affrontare mostri surreali. Belli i draghi, ma vogliamo mettere combattere contro la lobby farmaceutica e i cultisti nel seminterrato di una casa di riposo?

Il manuale di gioco è fatto in modo da ricordare la brochure di una clinica, molto snello e veloce da leggere. Perfetto per organizzare una one shot comica, magari come pausa in una campagna con delle tematiche un po’ più serie e impegnate.

È un gioco in cui l’esagerazione la farà da padrone, quindi vi do un consiglio: prima di iniziare confrontatevi con i giocatori per capire quali temi possono creare fastidi. Decidendo dall’inizio cosa è consentito e cosa no e stabilito un piano comune, l’ilarità sarà assicurata! Per il resto, lasciatevi guidare dall’assurdo. Pensate di fare la cosa più assurda possibile e poi, semplicemente, fatela, ma ancora più eccessiva. Non avrete bisogno di dadi per giocare a Green Oaks, perché si sa, gli anziani sono esperti di giochi seri, mica come i giochi di questi giovani. La briscola sì che è un gioco serio: e sarà proprio lei a decidere le vostre sorti.

Avrete quindi bisogno solo di un mazzo di carte da briscola, che userete per creare i personaggi, decidere i temi della sessione e affrontare le prove.

Per creare un personaggio dovrete definire il suo passato, con che ruolo è andato in pensione e quale hobby ha al momento. Estraete una carta e lasciatevi guidare dal caso, le combo più assurde sono assicurate. Forse cacciavate vampiri ma poi siete andati in pensione come dipendenti della previdenza sociale? Oppure eravate solvi-problemi e poi siete diventati campioni di bowling? Noi abbiamo avuto ex spie appassionate di moda ed ex cosplayer andati in pensione come occultisti. Ma anche ex gerarca nazisti in pensione come robot2 ed un ex marine andato in pensione come politico e con la passione dei santini.

Definita la vostra storia, non vi resta che decidere a quale circolo appartenete. In quanto pensionati in clinica dovete decidere come passate il vostro tempo, o meglio, la sorte deciderà se vi dilettate con la maglia oppure andate a commentare i cantieri. Completati questi step, la vostra scheda sarà pronta. A questo punto dovrete ripetere lo stesso procedimento con le carte per decidere quali tematiche saranno in sessione: complotti, lobby farmaceutica, cultisti o batuffoli di lana giganti? La briscola sa e la briscola decide.

Pronti per iniziare la vostra avventura, quando dovrete affrontare una prova, semplicemente prenderete una carta dal mazzo. Sul manuale trovate una guida su come leggere le carte; in genere le carte della briscola sono dei successi, gli altri semi sono insuccessi. A seconda della gravità, potrete recuperare la situazione vantandovi o lamentandovi. Ebbene si, avete capito bene, lamentandovi. Lamentarsi è una parte imprescindibile di Green Oaks. Farlo vi darà dei punti “fastidio” che, una volta accumulati fino ad un livello di 4, vi permetteranno di fare una scenata, ovvero ottenere un successo automatico. Ma attenzione, dovrete davvero fare la scenata al tavolo!

Quando vi vantate invece ottenete dei punti spocchia che, una volta arrivati a 4, vi daranno la possibilità di creare un pettegolezzo. Questa è una delle parti più belle del gioco, perchè starà a voi decidere quale sia il pettegolezzo. Questo, una volta messo in circolo, altererà il corso della storia, agendo sulla realtà stessa! Per esempio potreste decidere che la tazza del wc sia un portale per un’altra dimensione, che abbiate intravisto gli alieni nello spogliatoio degli infermieri o che un vostro compagno di stanza allettato si sia alzato e sia ora uno zombie vagante.

Insomma, avrete carta bianca per rendere la situazione il più assurda possibile, assicurandovi combattimenti a suon di santini, carte da briscola e dentiere.

Attenzione a non lamentarvi troppo, però: se fate più di 2 scenate, alla terza avrete bisogno di un pisolino, non ci si può stancare troppo d’altronde!

Ricordatevi poi, la briscola da, la briscola toglie. Nel caso più sfortunato di tutti, sarete chiamati a raccontare il necrologio del vostro personaggio.

Ci sono pochissimi altri accorgimenti da seguire per il master, mentre per giocare, come avrete capito, basta pochissimo. È un gioco che si presta benissimo a essere masterato anche da chi ha poca esperienza. Letto il manuale, potrete improvvisare tutto e lasciare che il tavolo prenda la mano con la storia e crei pettegolezzi su pettegolezzi.

Quindi, pronti per la tombolata di Natale, in cui magari compariranno demoni, o per affrontare una grande avventura, come andare in farmacia? Fatemi sapere quale sarà il vostro passato e il vostro hobby, sono curiosa delle combo più assurde.

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  1. Green Oaks, MS Edizioni ↩︎
  2. Ribadisco, c’è del black humor che può diventare anche pesante. Meglio definire prima se c’è qualcosa che può turbare e scartatelo dalle tematiche per far sì che tutti si sentano a proprio agio ↩︎

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