Intarsia – Recensione

Il mondo dei giochi da tavolo propone diversi generi, in grado di soddisfare ogni tipologia di giocatore. Alcuni di questi sono party game, altri per tutta la famiglia o altri ancora per giocatori incalliti e con un po’ di esperienza, giusto per fermarci a qualche esempio; in questo ampio catalogo ci sono però alcuni titoli in grado di conquistare chiunque, diventando grandi classici e piccoli (grandi) capolavori. Stiamo parlando in particolar modo di Intarsia, il gioco firmato Ghenos Games (che ringraziamo per la copia review, ndr). Siete pronti a ristrutturare il Café de Paris?

SCHEDA INTARSIA

Contenuto

• 150 elementi in legno
• 4 plance Pavimento
• 1 plancia Strumenti
• 48 tessere Strumento
• 81 carte (44x68mm)
• 6 indicatori in legno
• 4 gettoni Punti
• 1 plancia Punteggio

Intarsia – La nostra recensione

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Il Café de Paris deve riprogettare il pavimento in parquet e per farlo ha scelto proprio voi. Questo è il compito che Intarsia ti ha messo tra le mani e per farlo devi saper gestire le tue risorse e inserire eleganti intarsi sul tuo personalissimo pavimento, così da ottenere i punti necessari per raggiungere la vittoria.
Scegliere da dove partire per recensire Intarsia non è un’operazione semplice ma una cosa è certa: siamo di fronte a un pezzo da 90 per meccaniche e materiali, uno dei migliori giochi che abbiamo avuto l’opportunità di provare, per lo meno negli ultimi mesi. Per questa volta voglio iniziare proprio dai materiali che compongono il gioco: ogni partecipante dispone di una plancia dove bisogna riporre i materiali di legno negli appositi spazi e, a incastro, collocarli in maniera concentrica: in questo modo si andrà a creare visivamente e materialmente il vostro pavimento, con tanto di tavolino annesso. Visivamente Intarsia si è rivelato essere uno gioco da tavolo senza eguali, in grado di dare soddisfazione a chi siede attorno al tavolo e riesce a creare il pavimento che aveva progettato. Qualora ci dovesse essere qualche spettatore della partita – scegliete voi il motivo – sono sicuro che non potrà che apprezzare il risultato visivo creato da Intarsia.

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Per giocare al titolo di Michael Kiesling (una menzione quantomeno doverosa la merita anche Lukas Siegmon per le sue illustrazioni) è necessario saper dosare con la giusta sapienza le risorse a disposizione. Per poter costruire gli elementi del vostro pavimento infatti dovete investire delle carte e, a seconda dell’elemento che volete costruire, potete recuperarne altre. Così facendo, pezzo dopo pezzo, costruirete il parquet guadagnando punti per ogni pezzo collocato, ma non solo: la plancia strumenti infatti offre bonus e punti aggiuntivi, a patto che siate i più veloci a realizzare determinate combinazioni di decorazioni e colori. La gestione delle risorse di Intarsia, per quanto a primo acchito possa sembrare difficile da ricordare in ogni suo aspetto, si rivela molto semplice da assimilare, dando vita anche a un altro aspetto: la durata dei round è variabile.
Se da un lato è vero che una partita dura solo tre round, questi sono però a loro volta composti da n. turni dei giocatori, variabili fino a quanto tutti non avranno passato. Passare in questo caso significa non poter più costruire un elemento o non volerlo fare, conservando magari alcuni materiali per il round successivo. Questo aspetto fa sì che la durata della partita possa dilatarsi a seconda della strategia adottata dai giocatori ed è un po’ come se il gioco stesso si adattasse e si plasmasse in base a chi è seduto attorno al tavolo. Gran cosa.

Con il proseguire dei turni si fanno punti a cui si aggiungono quelli di fine round e quelli di fine partita, calcolati in base al numero e al livello delle decorazioni costruite. Le meccaniche sono arricchite anche da materiali jolly (i materiali sono indicati dal colore di alcune carte) oltre dalla scelta di perseguire determinate strategie per raccogliere i punti aggiuntivi. Intarsia riesce quindi ad abbracciare un ampio pubblico, fatto sia di esperti giocatori che trovano pane per i loro denti alla ricerca della strategia più profonda, sia per chi è ancora ai primi approcci con il mondo dei giochi da tavolo, creare il proprio pavimento darà una grande soddisfazione, garantito.

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