Monolyth – Recensione

Tra un cubo e un monolite

Monolyth - Recensione

Stonehenge è uno dei luoghi più famosi del mondo: quando si parla di monoliti il pensiero non può che andare all’affascinante monumento. A partire da oggi però avrete qualcosa in più da ricordare: stiamo parlando di Monolyth, il gioco da tavolo targato Asmodee, che ringraziamo per la copia review.

SCHEDA MONOLYTH

Contenuto
  • 80 massi di plastica
  • 5 plance giocatore
  • 10 carte struttura
  • 14 segnalini livello
  • 20 segnalini profezia
  • 4 segnalini struttura
  • 1 segnalino primo giocatore
  • 1 pedina cristallo
  • 1 tabellone a doppia faccia

Monolyth – La nostra recensione

Come Stonehenge è un po’ avvolto nel mistero, così i giocatori si ritrovano a dover costruire questi misteriosi monoliti, di cui si ignorano le origini e le eventuali proprietà magiche. Piazzata la plancia dal lato corretto in base al numero di giocatori, collocati i segnalini e i massi, e distribuiti i materiali per ogni partecipante la partita può iniziare. I turni di giochi scorrono rapidi grazie alle meccaniche facili da apprendere e da applicare.

Le azioni a disposizione sono due: muovere la pedina cristallo oppure fare una profezia. La prima azione consiste nel muovere la pedina di 1-4 posizioni e prendere il masso su cui si è fermata la pedina o, in alternativa, scartare quel blocco e prendere un masso da 1 cubo dello stesso colore per poi piazzarlo sulla propria plancia, tenendo sempre presenti le seguenti restrizioni: il masso deve essere allineato ad altri cubi già piazzati o alla griglia; nessuna parte del masso può uscire dal dai bordi della griglia; non ci devono essere spazi vuoti sotto i massi e la struttura non deve superare l’altezza consentita.
Prelevato il masso frutto del movimento appena svolto, se ne pesca un altro casuale dalla scatola (che farà quindi da “sacchetto”) per riempire lo spazio lasciato vuoto. La seconda azione invece, fare una profezia, consiste nello scegliere un segnalino profezia qualsiasi e piazzarlo su un lato della propria plancia: il numero indicato sul segnalino rappresenta la quantità di quadrati di un determinato colore visibili su quel lato.
Alla fine di ogni turno il giocatore controlla se ha terminato un livello del monolite (completato per intero un piano), così da prendere il segnalino livello più alto presente sulla plancia. I turni si susseguono in questo modo fino a quando un giocatore non completa il monolite, innescando così l’ultimo turno per tutti i giocatori. Tra le modalità per fare punti, oltre a quelli già citati in precedenza e che si accumulano nel corso delle giocate, c’è anche la carta struttura pescata a inizio partita: al raggiungimento dello schema indicato sulla carta si raccoglie il segnalino struttura più alto presente sulla plancia.

Monolyth abbina meccaniche di facile comprensione con elementi noti a tutti (evidente il richiamo al cubo di Rubik, ndr), aggiungendo componenti di qualità, in grado di fare la differenza in un gioco come questo. Questo boardgame ben si presta con qualsiasi numero di partecipanti e anche la modalità in solitario non è da sottovalutare, con una sfida contro se stesso per ottenere il punteggio migliore. Monolyth è un gioco da non troppe pretese (la durata media della partita si conferma sui 30 minuti, ndr) che può essere proposte anche a giocatori alle prime armi e senza troppa esperienza con il mondo dei giochi da tavolo.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5677 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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