Mycelia – Recensione

La vittoria si ottiene per sottrazione

Mycelia - Recensione

La felicità si ottiene per sottrazione, cita una celebre massima. Ora traslate questo concetto su un gioco da tavolo e avrete la chiave della vittoria per Mycelia, il nuovo gioco targato Ravensburger e per cui ringraziamo gli amici di Fantasia per la copia review. Siete pronti a catapultarvi in un mondo onirico e nascosto?

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SCHEDA MYCELIA

Contenuto
  • 4 plance di gioco stampate fronte e retro
  • 1 santuario della vita
  • 1 segnalino giocatore iniziale
  • 4 carte rifornimento (fronte-retro)
  • 4 carte configurazione (stampate fronte-retro)
  • 14 carte azione
  • 72 foglie
  • 1 dado
  • 80 gocce di rugiada (+4 extra)
  • 2 campi santuario
  • 100 carte

Mycelia – La nostra recensione

Mycelia è un gioco di deckbuilding per 1-4 giocatori ambientato in una foresta dove funghi e un pizzico di magia si uniscono. La cosa interessante per questo boardgame (in grado di adattarsi perfettamente a ogni tipologia di giocatore) è che quando si parla del deckbuilding istintivamente si pensa all’accumulo di carte, a chi ottiene il mazzo più forte, a chi conquista più punti e così via ma non è questo il caso. In Mycelia infatti la vittoria andrà al primo che riuscirà a svuotare la propria plancia dalle gocce di rugiada… come farlo? Grazie al deckbuilding naturalmente. Ma procediamo con ordine.

Il primo aspetto che salta subito all’occhio, sin dall’apertura della scatola, è il santuario della vita. Questo elemento di gioco, da assemblare prima della prima partita, è di fatto una sorta di “contenitore interattivo” attorno a cui ruota – LETTERALMENTE – tutto il gioco. Bello da vedere, facile da montare e incredibilmente funzionale.
Posto il santuario al centro del tavolo ogni giocatore riceve la propria plancia e le 6 carte iniziali e 20 gocce di rugiada che vanno poste sulla plancia secondo lo schema indicato dalla configurazione pescata in fase di preparazione mentre le foglie e cinque carte scoperte dal mazzo di gioco vengono messe a portata di tutti.

A partire dal primo giocatore si innesca quindi la fase di deckbuilding e di gioco vero e proprio: ogni giocatore pesca 3 carte dal proprio mazzo e le gioca; queste consentono di guadagnare foglie – utili per acquistare altre carte e rimpolpare il proprio mazzo – rimuovere o spostare gocce di rugiada dalla plancia. L’obiettivo è quello di spostare le gocce verso la casella santuario in modo di rimuoverle dalla plancia e collocarle proprio sul santuario della vita. Ricordatevi che per vincere dovrete essere i primi a rimuovere tutte le gocce dalla vostra plancia.
La potenza delle carte naturalmente aumenterà con il passare dei turni dal momento che i giocatori avranno un mazzo sempre più potente anche se non salirà mai il numero di carte giocabili (sempre 3). A rendere interessante questa dinamica, contribuendo notevolmente a migliorare la scalabilità di Mycelia, ci pensano alcune carte che consentono ai giocatori di guadagnare foglie o azioni anche quando non è il loro turno, continuando così a mantenere costantemente tutti in partita.

Arriva poi un momento della partita – diverso in base al numero di giocatori – in cui il santuario della vita raggiunge la sua massima capienza: a questo punto grazie al meccanismo si procede a ruotare la parte superiore del santuario facendo cadere le gocce di rugiada e il dado posti su di esso. Il dado determina in quali caselle i giocatori dovranno rimettere una goccia (al massimo sono 2 per rotazione), secondo lo schema riportato dalla carta rifornimento della partita.
Il susseguirsi di turni dei giocatori e di “turni santuario” (se così li vogliamo chiamare) procedono fino a quando un giocatore non svuota la propria plancia di gocce innescando così la fine della partita. Qualora durante l’ultimo giro più giocatori dovessero raggiungere questo obiettivo, la vittoria andrà a chi avrà più foglie.

Mycelia è stata una piacevolissima sorpresa, perfetto per ogni tipo di giocatore e capace di adattarsi anche alle serate in famiglia. Una grafica decisamente veramente gradevole e ben fatta (qualcuno direbbe pucciosa) si unisce a meccaniche di facile apprendimento e a un livello strategico che sa rivelarsi più profondo delle aspettative. La durata della partita si attesta attorno ai 40 minuti ma le carte espansione già incluse nella confezione e la modalità singolo giocatore arricchiscono ulteriormente la rigiocabilità, garantita però dal giusto bilanciamento di alea e strategia.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5869 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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