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Trio – Recensione

Trio vince il premio As d'Or 2024

Chi ha fatto un giro al padiglione Carducci durante l’ultimo Lucca Comics non avrà potuto fare a meno di notare, nei pressi dello stand di Ghenos Games, adesivi gialli, carte colorate e persone in cerca di un “trio”. Ed è proprio Trio il titolo di una tra le più recenti proposte di Ghenos Games (che ringraziamo per la copia review, ndr): scopriamola insieme!

SCHEDA TRIO

Contenuto

Trio – La nostra recensione

Trio è uno di quei giochi che nella nostra redazione hanno creato una sorta di dipendenza.
Come suggerisce il titolo, l’obiettivo è trovare, tra le carte disposte sul tavolo o tra quelle degli avversari, tre carte identiche (un trio, per l’appunto). Per farlo in ogni turno ogni giocatore deve scoprire alcune carte, naturalmente, seguendo due semplici regole. Le carte poste al centro del tavolo infatti possono essere girate liberamente, mentre per scoprire quelle degli avversari si potrà scegliere di rivelare solo la più alta o la più bassa della loro mano.
Vince la partita il primo giocatore che riesce a scoprire tre trio oppure chi riesce a scovare il trio di sette, perfettamente riconoscibili (oltre che dal numero, naturalmente) dallo sfondo dorato.

Sebbene le dinamiche di gioco siano molto semplici, trovare i vari trio non è altrettanto facile. Come in un memory infatti bisogna fare attenzione a ricordare la posizione delle carte sul tavolo e, nel frattempo, leggere le mosse degli avversari per capire se nella mano di qualcuno si nascondano delle coppie di numeri. Presi dalla voglia di collezionare i trio inoltre, è molto facile incappare nell’errore di rivelare carte preziose ai propri avversari.

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