Cari lettori, siamo felici di potervi presentare un’intervista esclusiva con Officina Meningi (e in particolar modo Valentino Sergi, autore e direttore creativo, che ringraziamo per la disponibilità, ndr), lo studio dietro la realizzazione di Blood Sword 5e, la leggendaria serie di librogame anni ’80 che torna con un nuovo Manuale basato sulla 5a Edizione del gioco di ruolo più famoso di sempre. Senza indugio andiamo a scoprire insieme cosa ci hanno detto.
NerdGames: Partiamo dall’inizio. Quando e come nasce l’idea di ridare vita alla leggendaria serie di librogame degli anni ’80 creando Blood Sword 5e?
Officina Meningi: Edizioni Librarsi, licenziatario italiano della serie Blood Sword, era tra gli editori coinvolti nel corso per autori di Librogame che avevamo curato per Tambù, realtà italiana specializzata nel gioco in scatola. Inizialmente il progetto avrebbe dovuto essere proprio un gioco da tavolo, ma quando siamo stati coinvolti nello sviluppo e nel lancio del crowdfunding abbiamo proposto invece di realizzare un GDR.
NerdGames: La campagna Kickstarter è stata un vero successo. Vi aspettavate questo risultato e questo affetto da parte dei fan?
Officina Meningi: I fan della serie sono stati i primi sostenitori, ma non ci aspettavamo una risposta così ampia anche da un pubblico estraneo alla saga, in particolare a Lucca Comics & Games, segno che il lavoro fatto è riuscito a dare nuova vita al titolo!
NerdGames: In origine Blood Sword era una serie di librogame che già si poneva a cavallo con i GDR e che ottenne un enorme successo. Qual è stato l’aspetto più facile nella creazione di questa versione GDR? E quale il più difficile da realizzare?
Officina Meningi: I nostri regolisti, Andrea Rossi, con la versione Old School, e Daniele Fusetto, con la 5e, hanno avuto un vantaggio non indifferente nel poter lavorare con del materiale pensato già in origine come GDR. In questo senso il regolamento e la struttura stessa dei volumi ben si prestava a questa forma di adattamento. Dall’altro lato, però, non era mai stata nostra intenzione sviluppare una semplice trasposizione e riuscire a evolvere la narrazione, con la partecipazione dello stesso Morris, approfondendo ambienti, personaggi e situazioni, così come il sistema di gioco ha comportato un intenso lavoro di diversi mesi.
NerdGames: Blood Sword 5e può essere consigliato anche a chi si approccia per la prima volta al mondo dei GDR e di D&D? Perché?
Officina Meningi: Il volumetto gratuito dell’OS sviluppato da Andrea Rossi è un manuale a sé molto snello e immediato, con un sistema intuitivo che può essere giocato traendo ispirazione dalle trame dei vari librogame. Il manualone vero e proprio, invece, richiede una conoscenza base della 5e (davvero base, basta aver letto il manuale del master).
NerdGames: Blood Sword 5e introduce due interessanti novità, i Crocevia e il Dado Sangue. Cosa potete dirci su questi aspetti?
Officina Meningi: A questa domanda risponde direttamente Daniele Fusetto, lo sviluppatore di queste innovazioni: nell’adattare il mondo e l’atmosfera di Blood Sword abbiamo voluto mantenere il brivido della scelta, quella che come giocatori di librogame compiamo ad ogni nuovo paragrafo. Durante le Missioni, il branco si troverà perciò spesso di fronte a un Crocevia, ovvero un incontro con un personaggio non giocante, un enigma da risolvere o un mistero. Dopo che il Gran Maestro avrà presentato agli Intrepidi la situazione, starà ai giocatori capire come agire o indagare per risolvere l’incontro. Come in un bivio dei librogame, il Crocevia stabilisce una serie di possibili azioni che gli avventurieri potranno compiere (Inneschi) per proseguire l’avventura in determinati scenari attivati da prove di abilità o più condizioni segrete. In generale, con un successo, il Branco potrà ottenere ricchi bottini e informazioni, mentre con un fallimento gli Intrepidi saranno costretti a subire delle conseguenze spiacevoli!
Ovviamente, come nella migliore tradizione di Blood Sword, i Crocevia possono essere anche aggirati tramite Scorciatoie o sbloccando Scenari riservati solo a certe classi. Ma non è tutto, il mondo di Blood Sword è crudele e punitivo, ma offre molte occasioni per dimostrare il proprio valore: le scelte che gli Intrepidi dovranno compiere nel corso delle loro Missioni saranno fondamentali per determinare la loro capacità di sopravvivenza ai pericoli di Leggenda e per definire il loro stato interiore come singoli e come gruppo rispetto alla situazioni tese e inquietanti che dovranno affrontare.
Un altro elemento fondamentale per definire l’atmosfera della narrazione e l’equilibrio dei rapporti tra giocatori e ambiente, cosi come viene percepito dai personaggi, è il Dado Sangue, un dado nero a sei facce che riporta su tre di esse una spada rossa scintillante, chiamata Audacia, mentre sulle restanti reca l’effigie di una spada azzurra spezzata, chiamata Brivido. Queste condizioni orienteranno la narrazione e condizioneranno le azioni (o i privilegi) dell’Intrepido e dei suoi nemici. Questi sono solo alcuni degli elementi sviluppati, ma abbiamo aggiunto molte altre regole per rendere l’esperienza più oscura e punitiva, costringendo i giocatori a sviluppare il loro senso strategico, questo perché non solo brividi e mostri minacciano la vita e la sanità mentale dei vostri avventurieri, ma certe capacità che in altri mondiì sono accessibili con semplicità diventano più complesse e pericolose… inclusa la Magia.
La Magia Rude di Blood Sword contempla infatti una difficoltà maggiore nel lancio degli incantesimi qualora l’incantatore fallisse. Certo, con così tanti nemici e con così poche occasioni per riprendere fiato, l’opzione della Fuga, potrebbe davvero salvarci da morte certa e per questo abbiamo deciso di inserire un’azione dedicata che permetterà agli avventurieri di darsela a gambe nelle situazioni più disperate! Anche perché nella piana maledetta di Krarth per riprendersi dalle ferite non basterà certo un sonnellino!
NerdGames: Qual è quella caratteristica che rende Blood Sword 5e unico?
Officina Meningi: È un mondo grim-dark definitivo, completo, totale. L’intero manuale copre tutta l’opera di Morris e la sviluppa andando oltre, con regole per esplorare, creare gilde, mostri, tane, personaggi. E tutto questo con la partecipazione dell’autore originale!
NerdGames: Rispetto agli obiettivi iniziali annunciati su Kickstarter il numero di pagine è più che raddoppiato (oltre 500 a colori), lasciando spazio così al lavoro di grandi firme del genere, tra cui spicca Dave Morris. Come è stato collaborare con queste firme?
Officina Meningi: Il manuale ha visto la partecipazione straordinaria di alcuni nomi già noti al pubblico dei librogame, come Dario Leccacorvi, che ha firmato l’avventura tratta da I Labirinti di Krarth, Andrea Mollica, che ci ha deliziato con la sua versione di Viaggio All’Inferno, Robert Adducci, community manager di D&D, che ci ha trasportato nelle atmosfere magiche di Crescentium, a cui si è aggiunto anche il massimo esperto di OSR italiano Andrea Rossi, con il regolamento OS di cui abbiamo appena parlato. Gli autori della avventure sono tutte firme esperte ed è stato davvero facile per loro “assorbire” i concetti essenziali del nuovo sistema per applicarle al librogame, sviluppando così una versione inedita e personale del classico in versione GDR.
NerdGames: Siamo in un periodo, specialmente post pandemia, dove il mondo dei giochi da tavolo e dei GDR sta avendo una sorta di nuova rinascita. A cosa credete sia dovuto questo successo?
Officina Meningi: La nostra generazione ha scoperto di avere uno stipendio! A parte scherzi, dal 2019, anno in cui abbiamo cominciato, il settore dei librogame è cresciuto notevolmente nel nostro paese. Non è un’evoluzione paragonabile al GDR, ma un mercato che continua a svilupparsi, con la pubblicazione di titoli attenti a proporre sistemi nuovi e forme diverse di esperienza. E la qualità ha permesso di fidelizzare i lettori, portando anche realtà estere ad affacciarsi sul cosiddetto Rinascimento italiano, mentre schiere di influencer si lanciano nella lettura di narrativa interattiva. Eppure i librogame ancora faticano a raggiungere la grande distribuzione e l’interesse dei colossi editoriali, mentre per il GDR è vero il contrario: sdoganato ben prima di Stranger Things, D&D è solo la testa di una legione che ha trovato in Kickstarter il suo mercato principale, prima di diffondersi nei negozi. I colossi del Gioco da Tavolo, del fumetto, del videogioco e persino del cinema hanno fiutato l’affare e ormai non si contano più adattamenti e collaborazioni, perché il gioco di ruolo è una nuova frontiera della fantasia che permette di vivere in prima persona ogni genere di avventura. È anche vero che ormai, per un indipendente, è sempre più difficile emergere tra centinaia di progetti tutti uguali e le piccole produzioni sperimentali faticano a trovare il proprio spazio. Allo stesso modo, anche le realtà più stabili cominciano ad avvertire la pressione di una competizione sempre più serrata e di una bolla vicina alla sua naturale esplosione.
NerdGames: Vogliamo chiudere questa intervista con uno sguardo verso il futuro, ringraziando Valentino e Officina Meningi per la disponibilità. Quali sono le prossime tappe per Blood Sword 5e e per Officina Meningi?
Officina Meningi: Stiamo lavorando in parallelo a diversi progetti interni e per conto di editori partner. Attualmente siamo al lavoro sull’avventura sbloccata come Stretch Goal per Rayn e ne stiamo sviluppando una nuova per Brancalonia che verrà giocata sul palco di diverse fiere nel corso del 2023 con numerosi ospiti. Abbiamo inoltre un fitto programma di giocate e appuntamenti per Blood Sword 5e e per Last Sabbath alle numerose fiere a cui parteciperemo (circa una ventina). Sempre nel 2023, compiremo una prima escursione nel videogioco, contribuendo al narrative design e seguendo il lancio di Unfollow, della Serafini Productions, software house italo-giapponese che sta sviluppando questa creepy adventure in prima persona che affronta tematiche profonde e attuali, inserite nella cornice dei social network in maniera innovativa. Nel corso del nuovo anno pubblicheremo infine due nuovi titoli, un GDR e un Librogame, entrambi a tema letterario. Sul secondo possiamo già dirvi che torneremo a sperimentare come in The Horror Gamebook, mantenendo un’atmosfera terrificante!
Ringrazio sinceramente Valentino e tutta Officina Meningi per la disponibilità e la realizzazione di questa intervista.