Intervista esclusiva con Silver

Da un grande Lupo, derivano Giga-responsabilità!

Intervista esclusiva con Silver

In occasione della Milano Comics Week, abbiamo incontrato Guido Silvestri in arte Silver, Maestro del Fumetto Italiano: ironico, disponibile e aperto alle novità, come dimostra Tutto un altro lupo, edito da GigaCiao (che ringraziamo sinceramente per la disponibilità, ndr). Ecco cosa ci ha raccontato.

Intervista esclusiva con Silver

NerdGames: Ciao e grazie per il tuo tempo! Come stanno Silver e Lupo Alberto? Sono due concetti interconnessi?

Silver: Sono molto connesse! Io e Alberto ormai abbiamo lo stesso DNA, non potrebbe essere diversamente: io non sarei io se non ci fosse lui e viceversa. Lupo Alberto risente meno di me del passare degli anni, resta il venticinquenne, colui che è al di fuori del Sistema – rappresentato dalla Fattoria – e fa di tutto per starne fuori. Purtroppo per me, invece, cinquant’anni sono passati davvero: non ho mai fatto passi indietro rispetto alle mie idee, i miei principi e alla personalità di Lupo Alberto e i personaggi della Fattoria McKenzie, anche se qualche compromesso ho dovuto accettarlo (ride).

NerdGames: Tanto c’è Lupo Alberto che non cede!

Silver: Esatto! (ride di nuovo)

NerdGames: Tra i tanti argomenti che tratterai oggi nell’incontro con i fan c’è Tutto un altro Lupo Alberto, pubblicato da GigaCiao (cogliamo l’occasione per ringraziare immensamente l’Ufficio Stampa della casa editrice per la disponibilità, la gentilezza e la professionalità). Il titolo del libro non è assolutamente pubblicità ingannevole: sfogliando le pagine del volume, il lettore si trova veramente di fronte a qualcosa di nuovo e differente. Rispetto alle storie pubblicate sullo storico mensile (ora bimestrale) in cui autori storici come Bruno Cannucciari, Massimo Bonfatti e Giacomo Michelon c’è un grosso cambiamento.

Silver: Sì, i personaggi sono stati stravolti! I miei collaboratori richiamavano il mio stile, personalizzandolo ma restando in un certo canone espressivo. Questi giovani autori invece fanno quello che vogliono, un po’ matti (ride nuovamente)! Quando è arrivata la proposta da parte di un gruppo di autori guidato da Lorenzo La Neve – che conoscevo da anni – sono rimasto colpito e ho deciso di dedicare sedici pagine della rivista a questo progetto, che prende appunto il nome di Tutto un altro Lupo Alberto. Da parte mia non c’è stato e mai ci sarà nessun tipo di intervento, “censura” o modifica: mi limito a leggere e a vedere cosa succede ai personaggi della Fattoria e ne rimango sempre molto divertito.

NerdGames: Ora queste storie sono raccolte nel bellissimo volume edito di GigaCiao!

Silver: C’è un ottimo rapporto con la casa editrice, nata dalla mente di belle persone. Mi sento come un nonno nella cui casa hanno fatto irruzione i nipotini, lo hanno legato alla poltrona e buttano in aria tutto! Io rimango lì stupito e divertito.

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NerdGames: Facendo un passo indietro nel tempo, all’inizio della tua carriera avevi il sogno che Lupo Alberto diventasse un personaggio classico del fumetto italiano?

Silver: Era una speranza, anzi un sogno che ritenevo però irrealizzabile. Da bambino avevo tanti desideri: fare il cuoco, poi il prete e perfino il cowboy. Sono cresciuto in provincia, a Modena. Mio padre lavorava come autotrasportatore, mentre mia madre era casalinga. Io ero appassionato di fumetti e avevo imparato a riconoscere sugli albi di Topolino alcuni disegnatori, come Romano Scarpa. Non sapevo però che potesse essere un mestiere. Crescendo, mi sono appassionato sempre di più ai fumetti: compravo Linus (ancora pubblicato ed edito da Baldini + Castoldi/Nave di Teseo) e leggevo le strisce a fumetti pubblicate su Il Giorno, quotidiano che acquistava mio padre. Rimasi colpito dai disegni di Benito Jacovitti e, leggendo una sua intervista, ho iniziato a sognare di fare anche io il fumettista. Mi sembrava davvero impossibile, come diventare una rockstar: è un po’ diverso da cantare sotto la doccia!

NerdGames: Hai nominato Linus: i Peanuts di Charles Schultz sono stati un’ispirazione? Anche la scelta di utilizzare la strip deriva da lui?

Silver: Assolutamente sì. Il mio primo punto di riferimento, insieme a Schultz, è stato Walt Kelly, autore di Pogo: la scelta degli animali antropomorfi l’ho trovata geniale. Un altro grande artista che ho sempre ammirato per la sua capacità comica è Johnny Hart, il creatore di B.C. e il Mago di Id. Mi sono formato principalmente con gli autori americani, ma non posso non citare tra i miei punti di riferimento l’amico e collega Bonvi, uno dei primi strippettari italiani. Da giovane, ho mostrato a lui i miei primi disegni.

NerdGames: E in breve tempo nacque la collaborazione per Cattivik, personaggio che troviamo anche come protagonista in alcune storie di Tutto un altro Lupo Alberto.

Silver: Bonvi era molto concentrato su Sturmtruppen e lo aiutavo nella realizzazione di quei personaggi considerati secondari nella sua produzione come Nick Carter e Cattivik. Quest’ultimo rappresentava per me la più grande invenzione di Bonvi e mi sono offerto di far proseguire e incrementare la sua presenza nel mondo del fumetto. Lui mi disse: prendilo e fanne ciò che vuoi!

NerdGames: Seguirono molti anni di Brivido, Terrore e Raccapriccio! 

Silver: Esattamente! (ride)

NerdGames: Siamo soliti chiudere le nostre interviste chiedendo ai nostri ospiti la loro definizione di nerd e se si sentono loro stessi dei nerd.

Silver: io  mi sento sicuramente molto amato dai nerd e li frequento volentieri. Mi sento un po’ ridicolo alla mia età autodefinirmi nerd, perché lo vedo come un concetto più legato alle generazioni successive alla mia. Ho molta stima dei nerd: persone preparate, che sanno molto di ciò che li appassiona, persone precise che mi fanno apprezzare maggiormente anche la mia professione.

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Finita la chiacchierata con Silver, ho già due pensieri chiari nella testa:

  1. Tutto un altro Lupo Alberto rappresenta davvero un bel biglietto da visita per i giovani lettori, un regalo davvero prezioso per i fan storici della Fattoria McKenzie e un sincero atto di affetto degli autori cresciuti con le storie di Silver. Non poteva che esserci GigaCiao dietro a questo (giga)progetto: la casa editrice fondata (in rigoroso ordine alfabetico) da Giacomo Bevilacqua, Dado, Fraffrog e Sio è il posto ideale per il Lupo, una realtà fresca, ricca di valori, attenta all’inclusione e alla valorizzazione del lavoro degli artisti. Da fan, questo incontro mi riempie davvero di gioia.
  1. Umiltà, ironia e curiosità: così descriverei in tre parole Silver. Il suo successo parte da una sincera e sentita passione per i fumetti: vedere come ancora brillavano i suoi occhi parlando delle strips americane che lo hanno invogliato a scoprire il fumetto come professione è stato davvero stimolante. L’ironia romagnola con cui ha parlato di sé, dei suoi successi e del suo percorso artistico fanno emergere la semplicità che appartiene solo ai grandi. In quelle famose 16 pagine di libertà in cui dei giovani autori potevano smontare e rimontare il mondo di Lupo Alberto e Cattivik, è emersa una voglia di scoprire e vedere con occhi diversi anche le proprie creature. Grazie Silver per tutto questo (e per la dedica sulla mia copia)!

Informazioni su Mauro Orsi 170 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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