In un’era di veicoli che volano, un ultimo campionato per le auto tradizionali sta per essere organizzato, pronto per far scendere in pista auto elettriche alimentate dallo Xenon. Sfrecciando attraverso curve a gomito mentre le luci al neon illuminano i tracciati, i giocatori si ritroveranno a driftare lungo le futuristiche strade di metropoli come Tokyo e Dubai. Accelerando sull’asfalto, i piloti dovranno spremere al massimo la tecnologia per correre a velocità supersoniche in cerca dell’eterna vittoria.
Questo è Xenon Racer, il nuovo titolo firmato di 3Dclouds, studio sviluppatore italiano. Noi di NerdGames abbiamo avuto l’onore di intervistare Francesco Bruschi, Founder e Lead Designer della software house. Ecco cosa ci ha raccontato.
NerdGames: Xenon Racer è ormai prossimo all’uscita, prevista per il 26 marzo. Quali sono le vostre emozioni a circa un mese dalla release del vostro secondo progetto?
3Dclouds: Emozioni forti, indubbiamente. Quando crei una nuova IP non sai mai se questa potrà piacere o meno al pubblico. Segui quindi le tue idee, le tue intuizioni, sondi il terreno per capire se potrà attecchire o meno e indubbiamente tutto questo genera preoccupazione, a prescindere dalla bontà del progetto. Poi fai uscire il trailer e lì, finalmente, hai una risposta, seppur parziale. Abbiamo ricevuto feedback più che positivi in questo caso e siamo sicuri di avere tra le mani una produzione di qualità, pur infilandoci in una nicchia di mercato estremamente esigente. Oggi siamo contenti dei risultati raggiunti perché abbiamo realizzato tutto ciò a cui si poteva ambire. Il titolo è corposo e ricco. Siamo felici.
NerdGames: Quando è nata l’idea di Xenon Racer? Quali sono state le principali fonti d’ispirazione per la realizzazione di questo titolo?
3Dclouds: L’idea è nata circa dodici mesi fa. Abbiamo inizialmente pensato a come sarebbe stato l’ultimo anno di corse nella storia del racing e da lì abbiamo poi sviluppato tutto il contesto. Abbiamo creato il nostro mondo partendo dagli edifici, immaginandoci le macchine, studiando tutta la scenografia di contorno. Non volevamo un mero simulatore, volevamo creare un titolo arcade, difficile e competitivo, ispirandoci come percorso a ciò che Namco ha fatto in passato con gli storici Ridge Racer. Oggi, a differenza dei tempi delle sale giochi, c’è davvero tantissima scelta ma contiamo di ritagliarci uno spazio concreto nel mercato, grazie, oltre che al nostro gameplay particolare, anche alle scelte grafiche e artistiche.
NerdGames: Xenon Racer è ambientato nel 2030. Come sono nate le versioni futuristiche delle città presenti nel gioco?
3Dclouds: Abbiamo preso come riferimento zone realmente esistenti delle varie città mantenendo le distanze tra i punti di interesse che volevamo includere per poi smantellare pezzo per pezzo ciò che c’era intorno reimmaginando le ambientazioni nel futuro. Il risultato è una miscela tra il vecchio e il nuovo che convince e ci soddisfa appieno. Nel gioco non troverete quindi solo palazzi high tech appariscenti e sfarzosi ma anche strutture in costruzione, o case più o meno vecchie così come ambientazioni completamente reinventate. Nella pista ispirata a Montecarlo, ad esempio, l’alternanza tra vecchio e nuovo è molto evidente, con zone che si rincorrono continuamente a bordo pista mentre a Dubai abbiamo costruito isole galleggianti sul mare per creare qualcosa di unico. Questa alternanza la si ha anche tra i veicoli a bordo pista: abbiamo macchine volanti, ma anche vecchi furgoni ancora dotati di ruote, proprio per sottolineare il passaggio di testimone tra la tecnologia di oggi e quella di un futuro credibile.
NerdGames: Il mondo dei videogiochi è composto da un mercato in continua crescita, da un numero sempre maggiore di giocatori e possibilità. 3D Clouds, come studio italiano, come vive questo mondo? Quali sono state le difficoltà che avete incontrato?
3Dclouds: Ci stiamo impegnando per uscire da una visione monotematica. Ci vorrà un po’ per sviluppare tutte le cose che abbiamo in mente ma dobbiamo e vogliamo diversificare la nostra offerta. Non vogliamo diventare vecchi e ancorati a pochi concept di gioco. Abbiamo un team incredibile, pieno di qualità e di grandi professionisti. Vogliamo sfruttare il massimo e costruire qualche cosa di grande, tenendo sempre gli occhi aperti circa i cambiamenti del mercato, sia in ambito videoludico sia tecnologico.
NerdGames: Per quanto riguarda l’industria videoludica italiana, negli ultimi anni ha conosciuto un’importante sviluppo, grazie a prodotti che hanno saputo raggiungere anche lidi al di fuori dei nostri confini. Voi avete percepito, dall’interno, questa tendenza? Vi ha aiutato in qualche modo?
3Dclouds: Stiamo uscendo dal guscio ultimamente. L’Italia è famosa per esportare il grande Made in Italy, in tantissimi campi differenti. Nel gaming siamo arrivati quindici anni dopo gli altri. Ci stiamo provando ma il vero problema è che dieci anni fa non sono decollati i grandi studi, che avevano le potenzialità per crescere proponendo prodotti diversi, e magari, iniziare a costruire il Made in Italy, anche in questo campo. Sono sicuro che davvero moltissimi studi in Italia costruiscano prodotti dalle grandissime qualità ma ancora sento l’assenza di quel prodotto immenso, riconoscibile e identificabile da qualsiasi giocatore nel mondo, qualcosa dalla portata delle più grandi IP di sempre.
NerdGames: Torniamo a Xenon Racer. Il gioco appartiene ai racing game futuristici, un genere che da sempre ha affascinato i giocatori senza però riuscire, forse, a conquistare grandi fette di pubblico. Secondo voi quali sono le ragioni? In cosa invece Xenon Racer si differenzia dagli altri titoli del genere?
3Dclouds: Gli Arcade sono sempre stati per i casual player, permettendo tuttavia anche agli hardcore di trovare la loro dimensione. Con i giochi di questo tipo ci si può dunque innamorare e sentirsi rapiti per lunghe sessioni di gioco ma c’è anche la possibilità di stancarsi e volerlo accantonare velocemente se non si trova la propria dimensione all’interno del progetto. Xenon Racer nasconde due anime: è un titolo semplice nelle sue meccaniche ma che richiede impegno dedizione per poter essere appreso a fondo, spingendo i giocatori a competere in tutte le sue modalità e a battere i suoi record e quelli degli altri utenti online. Oggi la competizione è tutto, e dobbiamo cercare di permettere agli utenti di sentirsi sempre coinvolti in una sfida costante con gli altri giocatori. Non abbiamo licenze da dover rispettare, potendoci muovere liberamente nel design, abbiamo buone idee sviluppate e costruite per dare al giocatore qualche cosa di unico. Xenon ha tutto quello che oggi un prodotto di qualità dovrebbe possedere, cercando di essere il piu’ sfarzoso e brillante possibile, con un orecchio sempre aperto alla utenza.
NerdGames: Prevedete di supportare il gioco con contenuti futuri?
3Dclouds: Assolutamente si, abbiamo un paio di sorprese non ancora annunciate che non vediamo l’ora di poter rivelare e molte altre idee in lavorazione! Contiamo quindi di supportare il gioco dopo il lancio basandoci anche sul feedback dei giocatori.
NerdGames: Ringraziando 3Dclouds per la disponibilità, concludiamo l’intervista con un sguardo al futuro. Cosa vi aspettate da Xenon Racer e, più in generale, come sperate possa essere il vostro futuro nell’industria videoludica?
3Dclouds: Vogliamo puntare sull’innovazione, sulle novità, realizzando cose mai fatte in italia!