L’iconico Cubo di Rubik è protagonista di “Rubik’s On Stage”, uno spettacolo inedito e un racconto sorprendente con la scrittrice e performer Gabriella Greison e il divulgatore scientifico, matematico e scrittore Stefano Pisani: prima tappa al Festival della Scienza di Genova domenica 29 ottobre alle 21.00 presso il Teatro La Claque (Vico di S. Donato), dove verranno svelate le origini del cubo inventato nel 1974 da Erno Rubik e il suo stretto legame con la matematica e la scienza; a seguire, il live show sbarcherà a Lucca Comic & Games giovedì 2 novembre alle 19.30 presso il Comics&Science Palace (Via della Zecca 41), con un focus sull’influenza nella cultura pop nazionale e internazionale del rompicapo più famoso al mondo. Entrambi gli eventi, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, sono realizzati grazie alla partnership tra Spin Master, editrice di Rubik’s, e Comics&Science, la collana di CNR Edizioni.
Rubik’s On Stage
Ad arricchire lo show divertenti contributi video di personaggi del mondo dello spettacolo e del fumetto – da Andrea Delogu a Leo Ortolani, da Francesco Paolantoni a Gianni Fantoni – e la presenza a Genova del disegnatore Gabriele Peddes, tra i massimi interpreti italiani di scribing, e a Lucca del celebre fumettista Giuseppe Palumbo (Diabolik, Martin Mystère); entrambi, prendendo spunto dalla conversazione fra Stefano e Gabriella, si cimenteranno in un’illustrazione “live”, scomposta in nove riquadri, proprio come i quadrati che compongono ciascuna delle facce del Cubo. Il pubblico presente è chiamato a prendere parte a questa esperienza immersiva, a “intervenire” sul palco e interagire con i protagonisti, facendo domande, mettendo “le mani sul cubo” e scoprendo come la sua logica può essere applicata alle arti visive per dare vita a forme inedite di illustrazione.
Nello specifico, alla ventunesima edizione del Festival della Scienza di Genova saranno svelate tutte le “mille facce” del cubo di Rubik, tra momenti di intrattenimento e focus scientifici. Attraverso un monologo in sei atti, uno per ogni faccia del cubo, Stefano Pisani ripercorre le tappe che hanno portato Erno alla “scoperta” di Rubik’s e, tramite un talk con Gabriella Greison, viene esplorato e “scoperto” il rapporto tra l’originale cubo di Rubik e la scienza di ieri e di oggi, le regole matematiche e geometriche che ne guidano la risoluzione, fino ad arrivare al “lascito” di Erno Rubik e all’influenza che continua ad esercitare sulla comunità scientifica. Inoltre, tante altre iniziative vedono protagonista Rubik’s al Festival della Scienza: per tutta la durata della manifestazione, infatti, il cubo è al centro di attività con animatori ed esperti e di meet&greet a Palazzo Ducale, mentre alla Biblioteca Universitaria le scuole e i ragazzi possono partecipare a laboratori interattivi didattici con quiz ed esercizi che mettono l’accento sulla creatività del fumetto e sulla sequenzialità nello storytelling e nel disegno, mentre il Cubo è inserito tra gli strumenti per lo sviluppo del pensiero laterale e la sequenzialità nei movimenti e nelle scene.
A Lucca, il focus si sposta sulla capacità del Cubo di Rubik di influenzare ogni sfera della cultura pop nazionale e internazionale, tra arte, pubblicità, cinema, serie tv: Stefano Pisani e Gabriella Greison raccontano al pubblico presente – dai Boomer ai Millennials, fino ai giovanissimi della GenZ e Alpha – queste e tante altre tappe della “vita artistica” di Rubik’s, che lo hanno consacrato come icona pop mondiale nei suoi quasi 50 anni di storia.
Già a pochi anni di distanza dalla sua nascita, infatti, il Cubo magico di Rubik inizia a registrare una crescita esponenziale di notorietà negli ambienti scientifici e ludici. A lui vengono dedicate le copertine del Scientific American e del Time magazine. Proliferano i libri che vantano la sua soluzione, alcuni dei quali conquistano la vetta nelle classifiche dei più venduti come “Simple solution to Rubik’s Cube” di James Nourse, che supera 6 milioni di copie nel 1981. L’anno dopo il sedicenne Minh Thai vince il primo campionato mondiale del cubo di Rubik, dando il via alle celebri competizioni di “speedcubing” che nel corso degli anni diventeranno appuntamenti “sportivi” seguiti in tutto il mondo. Per molti il Cubo di Rubik è una sfida continua, per altri l’incarnazione fisica di molti concetti astratti, per altri ancora un semplice antistress, quello che forse non era prevedibile è che la sua forma essenziale, i suoi colori, le sue numerose combinazioni lo abbiano reso una vera e propria icona, capace di ispirare artisti, scrittori, registi, pubblicitari. Alla fine degli anni ’90, con l’artista urbano Invader e i suoi ritratti a mosaico nasce il “Rubikcubismo”, cui si è ispirato anche Josh Chalom nel 2012 per realizzare il mosaico più grande al mondo con oltre 85 mila cubi di Rubik. Negli anni 2000 Rubik’s sbarca sia in tv, in serie cult come “I Simpson”, “Rick e Morty” e “The Big Bang Theory”, sia al cinema, che è stato, per citare lo stesso Erno Rubik, “il più entusiasmante piedistallo culturale del cubo”: da “La Ricerca della Felicità” di Gabriele Muccino con Will Smith, diventato un ottimo speedcuber anche nella vita reale, a “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, fino ad “Armageddon” di Michael Bay con Bruce Willis, Ben Affleck e Liv Tyler.
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