Akropolis – Recensione

L’acropoli è un termine (derivato dal greco ἄκρος ” pronuncia akros”, alto, πὸλις “pronuncia polis”, città) che originariamente indicava la parte più alta della polis greca (Wikipedia docet). Tranquilli, nessuna lezione di storia ma solo il giusto preambolo per Akropolis, il gioco di Ghenos Games e fresco vincitore dell’As D’Or 2023. Pronti a costruire la vostra acropoli?

SCHEDA AKROPOLIS

Contenuto

• 61 tessere città
• 4 tessere di partenza
• 40 cubi di pietra
• 1 indicatore capo architetto
• 1 blocchetto segnapunti
• 4 tessere riassuntive

Akropolis – La nostra recensione

Akropolis è un gioco per 2-4 giocatori che si inserisce nel genere di piazzamento tessere (vedi Azul o Cascadia) dove l’obiettivo è quello di costruire la propria città nel cuore del mediterraneo. Durante il turno di gioco gli architetti (il ruolo che i giocatori hanno in Akropolis) devono eseguire obbligatoriamente due azioni: la prima è prendere una tessera dal Cantiere mentre la seconda è aggiungere una tessera alla propria città. Il Cantiere è una zona sul tavolo riservata alla tessere città: queste vengono suddivise in 11 pile con altezza variabile a seconda del numero di giocatori presenti. Le restanti invece sono messe in ordine accanto alla riserva: la prima tessera del Cantiere sarà quella più lontana dalla riserva, la seconda quella successivamente vicina e via via tutte fino a quella adiacente alle pile. La prima tessera è gratuita mentre le altre avranno un costo pari a 1 pietra per ogni tessera che la precede.
Fatto compere al cantiere giunge il momento di erigere la propria polis: per posizionare le tessere è necessario seguire alcune brevi regole. Se al primo livello, quello di partenza, la tessera deve confinare con un’altra tramite almeno un lato degli esagoni mentre se a un livello superiore deve essere posizionata sopra 3 esagoni e deve coprire almeno 2 tessere diverse. Allo stesso mondo non è consentito coprire uno spazio vuoto. Si prosegue così facendo fino a quando non rimane una tessera nel cantiere che viene così riempito. I turni si susseguono così facendo fino a quando non rimane una sola tessera che non viene posizionata e si procede con il conteggio dei punti.

Verso le stelle e oltre

In Akropolis, e nelle vostre città, esistono 5 tipi di versi di quartiere, caratterizzati da alcuni colori. Case (blu), Mercati (giallo), Caserme (rosso), Templi (viola), Giardini (verde). A questi quartieri si aggiungono le cave (grigio) che daranno i blocchi di pietra necessari per fare acquisti al cantiere. I quartieri invece sono lo strumenti necessario per fare punti e naturalmente ogni quartiere ha un proprio “regolamento” di punti. Le case danno punti solo nel gruppo con tessere adiacenti più grande della vostra città, i mercati solo se non sono adiacenti ad altri mercati, le caserme solo se si trovano ai confini della città mentre i templi devono essere completamente circondati da altri edifici. I giardini invece non hanno regole specifiche. Più alto è il livello in cui sono state piazzate le tessere, maggiore è il punteggio che sono in grado di fornire.

Gli aspetti in grado di fare la fortuna in Arkopolis sono a mio avviso due: i materiali di gioco e le sue meccaniche. I primi sono di ottima qualità e la scatola ha il suo interno già gli scompartimenti per tenere in ordine tutte le tessere e le componenti; dimenticate bustine di plastiche e strizzate un occhio all’ecologia. Un plus garantito.
Le meccaniche si discostano dia tradizioni giochi di piazzamento tessere grazie alla verticalità, data dalla possibilità di elevare la propria città verso l’alto, in perfetta simbiosi con il tema e il nome del gioco. Notevole.

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