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Bumùntù – Recensione

Bumùntù - Recensione

Il mondo più nascosto dell’Africa, quello da dove nasce l’umanità e che spesso rimane ancora segreto e nascosto ai giorni nostri, ha sempre avuto un suo fascino particolare. Leggende, miti, fauna e flora sorprendenti sanno esercitare una certa curiosità su chiunque. Bumùntù, il gioco in scatola firmato da Tim Blank con le illustrazioni di Michael Parla e distribuito in Italia da Ghenos Games – che ringraziamo per la copia review – ci porta proprio nella culla di queste civiltà africane, dove credenze e superstizioni si mischiano alla magia. 

SCHEDA BUMÙNTÙ

Contenuto

Bumùntù – La nostra recensione

Secondo il folklore africano, gli animali sono creature sagge che insegnano agli uomini come compiere azioni buone e virtuose. Questo gioco in scatola, basato sulla cultura Bakongo dell’Africa centrale, ci pone nei panni di un capo tribù che, con l’aiuto delle abilità delle divinità animali, dovrà cercare di raccogliere il favore di queste entità. Bumùntù si rivela sin da subito, già a partire dalla lettura del regolamento, un boardgame non impegnativo di facile fruibilità anche se per godere a pieno delle sue caratteristiche sarà necessaria qualche partita, più che altro per assimilare completamente tutte le abilità degli animali.

La preparazione di una partita è rapidissima: vengono scelte casualmente 8 specie animali su 10 e vengono collocate sulla plancia in maniera random le 80 tessere selezionate, andando a occupare ogni casella con una tessera. Dopo aver preso i segnali favori degli animali protagonisti di questa partita, ogni giocatore seleziona un segnalino capo tribù e lo colloca su qualsiasi tessera esterna della plancia. Per ogni partecipante c’è a disposizione anche una preziosissima scheda giocatore, sulla quale sono ricapitolate tutte le abilità degli animali di Bumùntù.

Durante il proprio turno ci sarà possibile spendere dei gettoni cibo per muovere il nostro capo tribù, tanti gettoni tante caselle. Questa azione sarà facoltativa mentre obbligatoriamente dovremo scegliere tra le seguenti due possibilità: muovere il proprio capo tribù di una casella oppure muoversi sfruttando l’abilità dell’animale su cui ci si trova. Ed ecco che in questo caso si andranno a stravolgere strategie e piani degli avversari grazie proprio alle molteplici alternative a propria disposizione. Come detto poche righe sopra però sarà necessario qualche partita per riuscire a prendere confidenza e dimestichezza con tutte queste abilità ma non temete, avrete sempre e comunque la vostra scheda giocatore che potrete consultare per un rapido e puntuale sommario delle mosse.

Giusto a titolo di esempio ecco alcune abilità: la zebra ci consente di muoverci per un numero illimitato di caselle in verticale o in orizzontale, il fenicottero di permettere di volare e atterrare su una qualsiasi casella fenicottero libero mentre il rinoceronte carica spingendo tutti i capi tribù incontrati lungo il proprio cammino. Come facilmente intuibile, le abilità di certi animali andranno a modificare il posizionamento dei nostri avversari, compromettendo così le loro strategie e le loro prossime mosse. I turni si susseguono in questo modo fino a quando non verranno raccolte dalla plancia tutte le tessere Avanzamento. A questo punto si calcolano tutti i punti totalizzati osservando la plancia Favore, che assegna punteggio in base agli animali raccolti durante la partita, per tipologia e quantità.

Bumùntù è un titolo divertente che saprà coinvolgerci anche quando non sarà il nostro turno: dovremo continuare avere in mente molteplici strategie, pronti alle mosse dei nostri avversari e agire quindi di conseguenza. Una menzione finale la meritano i componenti di gioco, di pregevole fattura, a partire dall’elemento cardine: le tessere degli animali.

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