Era il 1981 quando usciva il 45 giri di Heather Parisi intitolato Cicale, creando uno dei più grandi malintesi musicali, in quanto il pezzo diventato ormai celebre (scommetto che lo state canticchiando) non è ispirato alla favola di Esopo “La cicala e la formica”. Allo stesso modo Creature Comforts, gioco da tavolo di Little Rocket Games – che ringraziamo per la copia review – dove si devono accumulare risorse per l’inverno, non può essere giudicato il “solito” piazzamento lavoratori. Pronti a scoprire insieme perché?
Contenuto
- 1 Tabellone
- 15 Carte Viaggiatore
- 16 Carte Vallata
- 72 Carte Comfort
- 34 Carte Miglioramento
- 5 Plance Casa
- 20 Lavoratori in legno
- 20 Cottage in legno
- 10 Dadi Famiglia
- 4 Dadi Villaggio
- 1 Disco Fiume
- 1 Tessera Collina
- 1 Segnalino Verme
- 2 Segnalini Carriola
- 2 Segnalini Almanacco
- 20 Segnalini Moneta
- 20 Segnalini Storie
- 21 Segnalini Lezione Appresa
- 20 Segnalini Legna
- 20 Segnalini Pietra
- 20 Segnalini Frutta
- 18 Segnalini Funghi
- 18 Segnalini Filati
- 18 Segnalini Grano
- 12 Moltiplicatori
- 1 Regolamento.
Creature Comforts – La nostra Recensione
L’inverno sta arrivando. No, non c’entrano gli Stark o i Lannister ma solo il gioco da tavolo firmato da Roberta Taylor e distribuito in Italia da Little Rocket Games. In Creature Comforts assaporeremo il brivido e l’esperienza di raccogliere quante più provviste possibili in vista dell’arrivo della stagione fredda: avere la miglior riserva vi consentirà di superare i rigidi mesi invernali e, naturalmente, ottenere la vittoria.
Scelto l’animale guida, si fa per dire, tra i cinque disponibili (questo boardgame è infatti per 1-5 giocatori) immergetevi nella foresta perché non c’è tempo da perdere e occorre preparare la propria tana in fretta. Per questo motivo non vi dovrete limitare a una banale raccolta di risorse, come il più classico accumulo di cibo di una dispensa in caso di cataclismi atomici ma dovrete trasformare una angusta tana in una sorta di reggia per la vostra famiglie di animali.
Creature Comforts non è un gioco complicato ma è vero che ci sono tante cose da ricordare e tante cose da fare lungo Maple Valley. Come detto in sede di presentazione, questo gioco da tavolo non è un vero e proprio “piazzamento lavoratori” anche se ne conserva la peculiarità principali. Ciò che caratterizza il gioco è che gran parte sarà in mano al caso: piazzerete i vostri lavoratori (i 4 animali della vostra famiglia) nelle varie aree della collina ma per ottenere le risorse dovrete fare affidamento ai dadi. Due li tirerete prima di piazzare i vostri animali mentre 4, comuni a tutti, dopo. Capite da soli che questa aleatorietà sarà un fattore nelle meccaniche di gioco: potrai pensare tutte le strategie che vorrai ma senza i giusti dadi andrà tutto in fumo.
Lo scorrere delle stagioni sarà il metronomo della partita, scandita in otto turni chiamati mesi. Durante questo periodo si posizionano gli animali nei vari luoghi di Maple Valley, chiaramente a seconda delle esigenze del giocatore: ogni zona infatti permette di avere accesso a diverse risorse, naturali e non. Per fare chiarezza, parliamo della valle, dove si alternano le stagioni e i frutti che la natura offre, il fiume, il nido del gufo dove si possano trovare oggetti che possono migliorare il comfort della vostra tana (occhio alle combo), il laboratorio dove costruire miglioramenti per la tana (Banderuola, carriola, orto etc.), la locanda dove a ogni turno un viaggiatore vi offrirà un vantaggio, il mercato e le radure, quest’ultime però non sempre presenti. Posti gli animali, tirati i dadi, raccolte le risorse si procede al turno successivo. Va da sé, come facilmente intuibile, che le risorse devono essere spese, e non solo accumulate, per la costruzione di ogni genere di comfort.
Non fatevi intimorire dalla moltitudine di oggetti presenti nella scatola di Creature Comforts oppure dalla varietà di luoghi, animali e possibilità all’interno del gioco o di una partita. Il boardgame di Little Rocket Games con lo trascorrere dei turni si plasmerà su di voi come un abito su misura: per quanto divertente e intrigante, questo gioco da tavolo non è ahimè esente da qualche difetto, sparso qua e là. Ciò che salta subito all’occhio e l’infinita quantità di materiali presenti (vedi elenco sopra): ecco, forse troppi. Per quanto colorati e tutto sommato ben fatti, il loro piazzamento sul tavolo richiederà una certa dose di spazio, forse in maniera anche eccessiva.
L’altro tasto dolente è la sua scalabità: pensato fino a un massimo di 5 giocatori, quando si è al completo il gioco con le sue meccaniche generano un po’ di attesa, aspettando che tutti i partecipanti completino il loro turno. Naturalmente con meno giocatori questo viene percepito meno ma già da 4 giocatori l’attesa può farsi un po’ “complicata”. Proprio per questo motivo da rivedere la durata di una partita che a tavolo pieno supererà, e non di poco, i 45 minuti indicati sulla confezione.
Al netto di pregi e difetti, Creature Comforts resta un boardgame gradevolissimo e coloratissimo, diverso dai soliti “piazzamento lavoratori” grazie a una discreta dose di aleatorità ma non per questo meno divertente. Se siete amanti del genere potete trovare qualcosa di nuovo mentre se non siete dei fan accaniti del genere (come il sottoscritto) imparerete ad apprezzarlo sempre più, partita dopo partita.
Summary
Creature Comforts è un piazzamento lavoratori divertente, originale e colorato. Pecca un po' in scalabità e nei materiali (forse troppi e di difficile gestione a livello pratico) ma eccelle per meccaniche e quella dinamicità data dalla presenza dei dadi senza che questi rendano frustrante il gioco. Pensato per 1-5 giocatori, il mio consiglio è di non superare i 3, dove diventa gradevolissimo.
- Giocabilità7.8/107.8/10
- Scalabilità6.4/106.4/10
- Rigiocabilità8/108/10
- Qualità dei materiali7.2/107.2/10
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