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Evergreen – Recensione

Evergreen - Recensione

E se voi poteste creare da zero il vostro pianeta, come lo fareste? Pieno di laghi, arbusti, alberi o cespugli? In Evergreen, gioco di Horrible Guild e distribuito da Ghenos Games, che ringraziamo per la copia review, dovremo dare linfa vitale al nostro pianeta, piantando arbusti e facendoli crescere per dare vita a verdi e rigogliose foreste.

SCHEDA EVERGREEN

Contenuto

Evergreen – La nostra recensione

In Evergreen, per 1-4 giocatori, avrete tra le mani la possibilità di creare il vostro ecosistema nell’arco di quattro stagioni, una sempre più breve dell’altra. Il sistema che ruota attorno a questo gioco si appiglia alla plancia giocatore (di grande qualità i materiali di gioco) e alle carte Bioma, che scandiranno le vostre scelte e strategie. Durante il turno il primo passo sarà scegliere una delle carte Bioma e, successivamente, eseguire le due azioni a disposizione. La prima deve essere scelta tra quattro opzioni, sempre disponibili, ed essere eseguita nel Bioma della carta scelta. Stiamo parlando di: piantare tre arbusti, far crescere due piante – da arbusto a pianta piccola o da pianta piccola a pianta grande -, piantare un arbusto e far crescere una pianta o, infine, scegliere se piantare un arbusto o far crescere una pianta dove si desidera nel proprio pianeta, ignorando così la carta Bioma scelta.
La seconda azione (l’ordine di esecuzione è a discrezione del giocatore) invece viene definita proprio dalla carta prescelta ed è un’azione bonus da eseguire dove si vuole sulla plancia. Tra quelle disponibili qui è doveroso menzionare la possibilità di inserire un lago o un cespuglio nel proprio pianeta. Quando si seleziona la prima scelta, si ha un effetto immediato grazie ai benefici dell’acqua: tutte le piante che si trovano adiacenti ortogonalmente al lago cresceranno di un livello mentre selezionare un cespuglio consentirà di aumentare la grandezza delle proprie foreste.

Se da un lato abbiamo visto come si raccolgono le carte e si piazzano le pedine sulla plancia, dall’altro è importante capire come si ottengono i punti, discriminante fondamentale per la decisione sulla strategia da adottare. Alla fine di ogni stagione ci sono due modi per aumentare il proprio punteggio: il primo riprende le meccaniche di un altro gioco di Hjalmar Hach, Photosynthesis, dal momento che il sole illuminare le piante e solo quelle che non saranno in ombra faranno punti. Il secondo invece consiste nel conteggio della foresta più grande: con foresta si intendi tutti gli elementi verdi (no arbusti e laghi quindi) che siano adiacenti tra loro ortogonalmente.
Alla fine della partita si conteggeranno anche punti per gli alberi grandi (quelli di colore verde scuro). In base alle carte scartate a ogni turno i Biomi acquisteranno un valore che sarà da applicare proprio alle pianti più grandi.

Per riuscire a fare una buona partita in Evergreen è fondamentale riuscire a pianificare con lungimiranza le proprie mosse anche perché la prima stagione consente di pescare 5 carte, quindi 5 turni, la seconda 4, la terza 3 e la seconda solamente. Il sistema di punteggio, decisamente variabile, consente ai giocatori di adottare diverse strategie facendo in modo che non esista una sola via per raggiungere la vittoria. A volte potrà essere la foresta a farvi vincere, altre volte ancora i punti fatti con grazie ai raggi del sole o infine proprio i punti dati dal valore dei Biomi. A un’eccellente scalabilità, dato che il gioco non subisce rallentamenti in base al numero dei giocatori, si affianca anche una qualità dei materiali al di sopra della media. Già la scatola merita menzione in quanto non sono necessari contenitori di plastica per le varie pedine (con un occhio così green, sempre apprezzabile), che trovano collocamento negli appositi spazi; quest’ultime poi, realizzate in legno, sono funzionali e anche belle da vedere, dando anche un gradevole colpo d’occhio al gioco durante le sue fasi finali.

Evergreen, sperando di averlo evidenziato in questa recensione, è un titolo che mi ha positivamente colpito, capace di cogliere alcuni meccaniche già viste e aggiungendo qualche novità, il tutto contornato da materiali di pregio. Non possiamo sapere, al momento in qui stiamo pubblicando questo articolo, se Evergreen riuscirà mai a ottenere qualche premio ma senza dubbio sarà un gioco che, una volta provato, sarete contenti di avere nella vostra personalissima ludoteca.

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