Fjords – Recensione

Nel mondo dei vichinghi

Fjords recensione

Il mondo vichingo ha sempre avuto un discreto fascino nel mondo nerd, da serie TV a videogiochi solo per fare qualche esempio, e naturalmente anche l’universo dei giochi da tavolo non è da meno. In questo caso sto parlando in particolar modo di Fjords, il boardgame firmato da Franz-Benno Delonge con varianti di Phil Walker-Harding e distribuito in Italia da Ghenos Games, che ringraziamo per la copia review.
Prepariamo la valigia e partiamo per il meraviglioso nord.

SCHEDA FJORDS

Contenuto

  • 67 tessere Paesaggio
  • 22 tessere Pietra Runica
  • 80 Vichinghi di legno
  • 16 Case Lunghe di legno
  • 4 schede riassuntive
  • 1 sacchetto di pesca

Fjords – La nostra recensione

Fjords è un gioco di piazzamento tessere che si suddivide in due fasi. Si inizia con la fase di Esplorazione: qui i giocatori devono scegliere una delle quattro tessere paesaggio presenti sul tavolo e andarla a collocare accanto alle tessere già presenti (se si è il primo giocatore si deve accostarla a una delle tre tessere partenza). Per piazzare le tessere si devono seguire alcune regole: essendo esagonali, queste devono toccare 2 o più tessere già in gioco; la tessera deve combaciare con quelle adiacenti anche per la tipologia di terreno, sia esso montagna o terraferma; la tessera non può essere collocata se crea un secondo continente o un’isola e non importa se questa può essere ricongiunta nei turni successivi.

Una volta piazzata la tessera, il giocatore può decidere di piazzare una delle sue case lunghe: messe sulla plancia, queste non possono più essere spostate o rimosse. Le case lunghe possono essere messe solo in pianura e su una tessera può esserci una sola casa lunga. Terminata questa fase si procede pescando una nuova tessera paesaggio dal sacchetto, in modo da avere nuovamente quattro tessere visibili sul tavolo. Se nessuna delle quattro tessere può essere piazzata, sempre seguendo le regole sopra citate, allora si procede alla pesca di quattro esagoni, fino a quando non è possibile piazzarne almeno una. Questa fase procede fino a quando non vengono messe in gioco tutte le tessere paesaggio o fino a quando tutte quelle rimaste non possono essere piazzate regolarmente. 

A questo punto si può passare alla fase di insediamento: i giocatori devono piazzare un vichingo dalla propria riserva su una tessera paesaggio libera che sia adiacente, tramite pianura, a una propria casa lunga o a un altro vichingo. Alla fine della partita, quando non si potranno più collocare vichinghi o non ci sarà più alcuna tessera libera valida per il piazzamento, si parte con il conteggio dei punti: chi ha piazzato più vichinghi è il vincitore di Fjords.
Per arricchire ulteriormente le dinamiche di gioco è possibile giocare anche con le pietre runiche (personalmente ve lo sconsiglio, per lo meno per le prime partite e di aggiungerne poco alla volta, come descritto anche nel regolamento). Ognuna delle sette rune aggiunge delle interessanti dinamiche, come punti aggiuntivi per i vichinghi, possibilità di spostarli, bonus per le case lunghe e così via, giusto per fare qualche esempio. Da non trascurare infine la possibilità di giocare con le regole classiche, quelle della versione uscita del 2005.

Fjords è un gioco di media difficoltà ma dal grande coinvolgimento strategico e, personalmente, anche molto bello da vedere, grazie alle illustrazioni di Beth Sobel. I dettagli sulle tessere, quali la presenza di pesci per i paesaggi marittimi, rendono il mondo che si va a creare una vero spettacolo per gli occhi, al punto tale che è quasi un peccato andarlo a coprire con il piazzamento di case lunghe e vichinghi. Ottimamente bilanciato per il numero di giocatore previsti (2-4), Fjords garantisce anche una discreta rigiocabilità, grazie al fatto che a ogni partita si va a creare un mondo diverso e che la collocazione delle case lunghe è sempre a discrezione del giocatore. Questo aspetto, di cui magari ci si può dimenticare nel corso della partita, è un elemento che ha un fortissimo impatto sulla fase di insediamento e, a maggior ragione, sulla vittoria finale. Saper dosare e scegliere con estrema attenzione dove e quando collocare le case lunghe (e naturalmente anche i vichinghi) è una delle chiavi di lettura fondamentali per poter ottenere la vittoria.

Muovere critiche a un titolo come Fjords non è una cosa semplice, in quanto a scalabilità, rigiocabilità e qualità è un gioco da tavolo ottimamente bilanciato. I tempi di attesa possono forse allungarsi quando si è in quattro a prendere parte alla partita ma non stiamo parlando certo di calende greche. Il mio consiglio è di avere Fjords nella vostra collezione, qualsiasi sia il vostro livello, sia neofiti sia giocatori più navigati. Ne vale la pena.

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Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6036 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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