Flick of Faith – Recensione

Il passatempo delle divinità

Flick of Faith - Recensione

Se “Dio non gioca a dadi con l’universo” è una delle citazioni più famose di sempre (di Albert Einstein) non è del tutto applicabile a Flick of Faith, il gioco da tavolo di Paweł Stobiecki, Jan Truchanowicz, Łukasz Włodarczyk e Kamil Jarzabek distribuito da Dal Tenda, che ringraziamo per la copia review. Come detto la citazione di Einstein non calza a pennello con questo gioco in scatola anche perché le divinità in questo caso non giocano propriamente a dadi ma si divertono a schiccherare i rispettivi profeti. Chi avrà il predominio?

SCHEDA FLICK OF FAITH

Contenuto

  • 1 Mappa
  • 4 Carte abilità divinità a due facce
  • 20 Carte legge
  • 28 Profeti (7 per colore)
  • 8 Templari (2 per colore)
  • 16 Templi (4 per colore)
  • 1 Re delle Scimmie
  • 1 Sfinge
  • Set di adesivi per tutti i dischi
  • Gettone primo giocatore
  • Gettone “La Mano di Dio”
  • Punti vittoria (1PV, 3PV, 5PV)
  • Gettone cuore
  • Gettone riserve
  • Gettone Tornado

Flick of Faith – La nostra recensione

Flick of Faith è un gioco di controllo aree a maggioranza per 2-4 giocatori con una durata media che si attesta attorno ai 30-40 minuti. Ogni giocatore si colloca all’altezza di uno angolo del playmat, in corrispondenza di una delle quattro isole e, dopo aver scelto la divinità tra quelle disponibili, preleva tutte i gettoni e le carte collegate al Dio egiziano, greco, norreno o celtico. L’obiettivo del gioco è quello di riuscire a predominare con i propri profeti sul maggior numero di isole, così da riuscire a convertirne tutti gli abitanti e averne il controllo. Come conquistare queste isole? Semplice, schiccherando i propri profeti ma procediamo con ordine.

Il gioco è suddiviso in tre fasi, che si andranno a ripetere per ogni turno (4 con 2 o 4 giocatori mentre saranno 3 con 3 giocatori): Fase del Concilio, Fase della Missione e Fase dall’Adorazione. Durante la prima fase vengono pescate e lette due Carte Legge e i giocatori provvedono a votare quale rendere attiva, che sia per la durata del turno o per tutta la partita. La votazione avviene in modalità estremamente semplice: i giocatori alzeranno il pollice se vogliono votare la prima carta mentre gireranno il pollice verso il basso se preferiranno la seconda carta. La più votata sarà naturalmente la carta vincitrice (in caso di parità sarà scelta casualmente). Questo elemento è quello che mette più varietà e quel pizzico di pepe in tutto il gioco nonostante le meccaniche siano già divertenti da sole. Basti pensare, giusto per citare qualche esempio, che tramite le Carte Legge si dovrà tirare i profeti a occhi chiusi, abilitare il kraken o dare punti aggiuntivi se si scagliano i profeti avversari al di fuori della mappa.

La Fase Missione è il cuore pulsante di Flick of Faith: in questo frangente l’obiettivo infatti è quello di schiccherare i propri profeti dal proprio angolo mandandoli su una delle quattro isole o al vortice collocato al centro del playmat (è possibile ottenere punti anche lì). Qualora il profeta riuscisse a toccare una delle città sull’isola, i giocatori possono sostituire il disco profeta con un un tempio, un dischetto ben più grosso di quello profeta e quindi più difficile da spostare o da scagliare via. Una volta che tutti i giocatori avranno scagliato tutti i loro profeti si potrà procedere con la terza e ultima fase del turno.

Nella Fase Adorazione si procede al conteggio dei punteggi ottenuti: ogni giocatore prende un punto vittoria per ogni isola dove è presente almeno 1 profeta o un tempio mentre si aggiudica 2 punti vittoria per ogni isola dove ha la maggioranza di profeti o templi rispetto a ogni altro giocatore. Terminata la conta si riprendono i gettoni, si scartano le carte legge (sempre che non siano valide per tutta la partita), si passa il segnalino primo giocatore e così si può procedere con un nuovo turno.

Naturalmente, alla fine dei turni previsti, chi avrà totalizzato più punti vittoria sarà decretato vincitore.

Flick of Faith è un divertente e rapido gioco anche se, purtroppo, non manca qualche difetto, soprattutto per quanto riguarda i materiali. Abbiamo riscontrato difficoltà con il playmat, che non riesce a restare bene disteso andando così a inficiare sull’esito delle partite, con alcuni lanci che rischiano così di essere compromessi. Un po’ strana inoltre la scelta di non applicare gli adesivi sui gettoni e lasciare il compito ai giocatori di preparare tutti i dischetti. Curiosa anche la scelta delle dimensioni della scatola, decisamente più rettangolare che quadrata, potendo rendere complessa la collocazione del gioco nella vostra bacheca.

Se non sei iscritto a Dal Tenda approfittane subito e inserisci il codice 163387112!


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 6028 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.