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Oak – Recensione

Oak - Recensione

Tante volte abbiamo sentito parlare di Druidi mischiando storia, mito e leggenda. Ora grazie a Cranio Creations – che ringraziamo per aver contribuito alla copia review – possiamo prendere il controllo di un ordine di Druidi per assicurarci il favore dell’Antica Quercia, un albero maestoso che era già una tenera piantina agli albori del mondo: si narra che dal suo legno gli antichi abbiano creato i primi animali e gli esseri umani…

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SCHEDA OAK

Contenuto

Oak – La nostra recensione

Non fatevi spaventare dalla mole di contenuti che troverete una volta aperta la scatola. L’avviso è d’obbligo, lo so, perché una volta scartata la vostra copia (notevole la grafica di copertina) vi troverete una moltitudine di oggetti e materiali ma niente panico: il regolamento vi guiderà passo per passo in maniera estremamente dettaglia per conoscere tutti gli aspetti e i contenuti del gioco creato da Wim Goossens e illustrato da Maciej Janik.

In Oak, titolo di per 1-4 giocatori, la meccanica che fa padrona è quella del piazzamento lavori alla quale però si affiancano interessanti elementi quali lo sviluppo degli stessi lavoratori e l’utilizzo delle carte Consiglio, avvicinandosi anche alle meccaniche draft anche senza raggiungerle pienamente. Ogni giocatore assume il controllo di un ordino druidico con l’obiettivo di acquistare il favore della Sacra Quercia, padrona indiscussa della plancia di gioco attorno a cui ruotano tutti i movimenti.
Una partita si snoda attraverso 5 round, ognuno dei quali suddiviso in tre fasi: alba, giorno e tramonto con cuore pulsante la fase intermedia in quanto l’ultima è di fatto la preparazione del round successivo e la prima può essere considerata la fase di “rendita”. Le possibilità a disposizione durante il “giorno” sono molteplici e vanno dal giocare una carta Consiglio, dall’usare uno spazio azione fino al passare e raccogliere gli ingredienti.

Le carte sono strettamente legate alle risorse presenti nel gioco: vischio, rune e piume. Le carte infatti possono essere giocate solo dopo aver speso le relative risorse consentendo così di piazzare i propri druidi sul tabellone. Tra le azioni a disposizione infatti c’è la possibilità di far avanzare i propri druidi e non solo metaforicamente ma concretamente. Come? Installando i miglioramenti sulle pedine creando così un “druido Anziano”, capace ovviamente di svolgere azioni di maggior livello rispetto ai normali druidi. La possibilità di modificare anche a livello estetico i meeple è una trovata senza dubbio fantastica e confido che si possa trovare più di frequente.
Posizionare i propri “lavoratori” sulla quercia ci permette tra le altre di accumulare punti vittoria, ovviamente indispensabili per poter vincere. Questo non sarà l’unico modo per conquistare gli elementi utili a vincere in quanto ci saranno anche Santuari e Menhir mentre poter evocare delle creature sarà utile per ottenere alcune interessanti abilità.
Questo susseguirsi di possibilità porterà round dopo round a decretare il vincitore della partita.

Una delle caratteristiche più interessanti di Oak è sicuramente il continuo arricchimento dei materiali a disposizione, dai druidi fino alle carte a disposizione. All’inizio della partita infatti non sarà possibile eseguire tutte le azioni e tutti i piazzamenti desiderati: solo con il susseguirsi dei giorni questo diventerà realizzabile. Il gioco di Goossens si mette in un livello medio, distaccandosi dai cianghialoni del genere ma alzandosi da quelli più light. La ricchezza dei materiali – forse a un certo punto può risultare eccessiva – vi porterà via un po’ di tempo in fase di preparazione del vostro tavolo ma una volta tutto pronto Oak saprà senza dubbio guadagnare la vostra fiducia.

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