Pinocchio – Il colore della notte – Recensione

Un nuovo Pinocchio

Pinocchio – Il colore della notte - Recensione

Ancora Pinocchio, ancora una volta “una versione differente, ma stavolta davvero eh”? Veramente Tanti lo dicono, Elia Mazzantini lo fa davvero. Complimenti all’autore per il progetto e diamo il benvenuto a Kleiner Flug sulle pagine di NerdGames!

Pinocchio – Il colore della notte – La nostra recensione

Ma Carlo Collodi, secondo voi, si sarà reso conto di cosa ha combinato quando nell’Ottocento ha pubblicato Pinocchio? Non sto parlando della grandezza del suo romanzo, della cruda pedagogia (più o meno) nascosta nella appassionata vicenda del suo burattino di legno. Parlo proprio della quantità di remakes cinematografici, riduzioni letterarie e teatrali, oppure delle libere interpretazioni della sua opera che spesso deludono o infastidiscono il pubblico, causando in loro una reazione quasi allergica sentendo nominare il piccolo burattino che vuole diventare un bambino nero.

Finalmente, nel 2023, abbiamo segnali di speranza. Non ce ne voglia Matteo Garrone, ma la versione animata di Guillermo Del Toro (del 2022, in verità) è geniale, nell’estetica e nella narrazione. Non a caso, si è portato a casa l’Oscar di categoria lo scorso 13 marzo.

Allo stesso modo, la versione ideata e rappresentata da Elia Mazzantini nel volume edito da Kleiner Flug, rappresenta un significativo punto di novità. Non si tratta di un rifacimento, ma i personaggi sono realmente dei burattini nelle sue mani. (Elia, non ti stiamo dando del Mangiafuoco!).
Pinocchio è senza dubbio il protagonista della vicenda, ma in questa libera ed elegante versione altri due  personaggi sono investiti del ruolo di co-protagonisti. Uno è il Grillo Parlante, pessimista e cinico, molto legato alla realtà. L’altra protagonista è, soprattutto, la fatina (o presunta tale). Ha un’aura di morte più che di vita…ma niente spoiler.

La lettura è scorrevole, ma non correte, mi raccomando. Godetevi le citazioni (collodiane, ma non solo) e gli splendidi disegni in bianco e nero, con Pinocchio che a me ha richiamato alla mente certi personaggi dell’universo fumetteso di Davide Toffolo. E il finale, beh. Che dire su questo finale. Buon viaggio!


Informazioni su Mauro Orsi 150 Articoli

Lettore compulsivo, appassionato di cinema e musica. Ama le storie: raccontate, vissute, disegnate, cantate, scritte o sognate. Insomma di tutto, un po'(p).

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