“Why don’t you love me anyway?” Helena, Misfits- e quale miglior gruppo come apertura della colonna sonora per avviare una chiacchierata che da tempo volevo fare sui giochi a tema creepy/spooky, se non loro, i Misfits, noti per aver riproposto i temi dell’orrore nei testi delle loro canzoni.
Siamo ad Ottobre e, sempre più, si sente nell’aria la frenesia di Halloween. Influenza americana? Festa commerciale? Lascio a voi decidere; quello che so è che a me piace festeggiare Halloween, mi piace trovare decorazioni che metterei in casa tutto l’anno, e mi piace trovare in giro così tanti prodotti culturali a tema horror e gotico. E, come ogni anno, si avvicina una periodo, quello della settimana che precede la grande serata, in cui nella compagnia ci dedichiamo a prodotti a tema. Un periodo in cui leggiamo fumetti, guardiamo serie, recuperiamo film a tema dark per prepararci al 31, in cui organizziamo una serata ludica a tema rigorosamente horror. Per una sera, si gioca solo con fantasmi, vampiri, mostri, sovrannaturale e zombie. Bello, eh?
Così ho pensato di proporvi alcuni dei titoli che abbiamo provato, apprezzato e riproponiamo di anno in anno, per darvi qualche spunto nel caso voleste organizzare una festa un po’ diversa, festeggiando in modo creepy e spooky, ma soprattutto nerd.
I nostri giochi per Halloween
Sono tutti titoli che abbiamo giocato almeno una volta e che, noterete, sono un po’ datati. È una scelta voluta. Alcuni di questi giochi possono sembrare un po’ impegnativi, anche come spesa, ma, data la loro età, ci sono buoni possibilità di trovarli nei mercatini dell’usato, nelle associazioni ludiche o in biblioteca- insomma, non avete scuse per non provarne almeno uno!
Mettere d’accordo i gusti sui giochi non è facile, così ho cercato di scegliere giochi un po’ diversi; vedremo varie declinazioni dell’orrore e del ludico, dai fantasmi agli zombie, dai party game ai giochi un po’ più di strategia. Ah, ho incluso anche un bonus +1, come sorpresa finale.
Partiamo con un gioco adatto davvero a tutti che vi farà morir dal ridere: Gloom. Gioco di carte in cui la meccanica è semplicissima: i giocatori controllano i membri di una bizzarra famiglia e l’obiettivo è far si che questi abbiano una vita triste e passino a miglior vita. Avrete un punteggio autostima/vita e, sì, avete capito bene, dovrà essere il più basso possibile per battere gli altri e vincere la partita! Ci sono carte che permettono di sottrarre punti e carte che li ridanno, in modo da poter non solo portar avanti il vostro obiettivo, ma anche ostacolare i vostri avversari dando loro gioia e salute. Le carte sono molto belle esteticamente, trasparenti, possono essere giocate in combo e sovrapposte una sull’altra, in modo da vedere in ogni momento tutto ciò che è successo a ciascun membro. La descrizione degli eventi, nefasti e gioiosi, vi farà sicuramente ridere e, se avete una compagnia a cui piacciono i party game, sono certa che si inizierà la sfida sulle morti più assurde e diventerà un momento comico. Gloom è quindi un gioco adatto sia a chi gioca saltuariamente che a chi non ha mai giocato per le sue regoli semplici, ma che può anche essere apprezzato, magari come filler, da chi ha qualche punto esperienza in più, vuoi per la grafica, vuoi per l’atmosfera quasi alla Tim Burton, vuoi perché vi farà sbellicare dalle risate con morti alquanto bizzarre.
A proposito di morti bizzarre, cosa ne direste di sfidare lei, la Morte in persona? Non sarebbe male come avventura per la notte delle streghe, no? Potrete farlo giocando a Stupid Deaths. Altro gioco competitivo, dalle regole semplici e dalla grafica molto bella -nota bene, la scatola è a forma di lapide; amanti del creepy, devo forse aggiungere altro? Io credo di no. Il gioco è molto semplice, i giocatori sfidano la morte e dovranno cercare di sfuggirle, vincerà chi riuscirà a sopravvivere per ultimo. A turno ci si alternerà leggendo una carta “morte bizzarra” e gli altri dovranno votare se tale morte è vera o falsa (può davvero essere successo? Possiamo davvero essere così stupidi? Vi assicuro che resterete stupiti). Nel caso in cui la risposta sia esatta, i giocatori che hanno indovinato potranno allontanarsi dalla morte, in caso contrario ci avvicineremo al mietitore accorciando la nostra vita. Ottimo per creare atmosfera e convincere anche chi è più restio, vista la semplicità delle regole; come Gloom, può anche essere un buon filler per sdrammatizzare, ridendo, tra una partita e l’altra di giochi un po’ più impegnativi, vista anche la breve durata del gioco. Grande punto di vantaggio di questo gioco, non dovrete fare alcun tipo di calcolo, rendendolo adatto a tutti. Le carte morte bizzarre inoltre sono tantissime e potrete fare più partite senza rischiare di ritrovarvi a leggere sempre le stesse. Ma poi, con una scatola a forma di lapide e una figurina cartonata della morte, come si può dire di no?
E se invece preferite i fantasmi e volete sfidare la morte come investigatori? Nessun problema, giocate a Mysterium. Iniziamo a parlare di una categoria di giochi che mi piace molto, in cui si gioca assieme contro il gioco. So che molti dei miei amici storcono un po’ il naso quando li propongo, ma credo rimangano un’ottima scelta, soprattutto per una sera di festa. Magari c’è anche qualche persona con cui non c’è molta confidenza, quale miglior modo di crearla se non giocando assieme? Avere un obiettivo comune può aiutare a sciogliersi e godersi la serata. Mysterium è adatto ai giocatori abituali, ma anche ai neofiti, che con l’aiuto di qualcuno più esperto delle regole potranno benissimo godersi la partita. È avvenuto un delitto e ora un fantasma infesta una villa; i giocatori sono chiamati ad impersonare degli investigatori dell’occulto e dovranno riuscire a indicare il colpevole, il luogo e l’arma del delitto. Ma attenzione, uno dei giocatori dovrà impersonare il fantasma e dovrà guidare gli altri, fornendo loro indizi tramite delle visioni (carte). Se allo scoccare del tempo, la maggioranza avrà individuato i tre elementi risolutivi, i giocatori avranno vinto. Molto bella l’estetica, se vi piacciono le carte di Dixit, credo possa piacervi parecchio anche Mysterium, adatto anche da giocare in famiglia (non con i più piccoli, però!).
Se preferite invece risolvere un rompicapo, quale migliore occasione per provare un titolo della serie Deckescape, magari a tema Dracula? L’idea è molto semplice, giocherete (da soli o in gruppo) con un mazzo che vi guiderà in un’esperienza simile a quella delle escape room. Le regole sono semplicissime, di fatto ce n’è una sola: non girare le carte del mazzo prima del tempo! Saranno le carte stesse a guidarvi e, di volta in volta, dovrete risolvere degli enigmi. Gioco super compatto, vi basteranno un orologio, una quaderno e una matita, ottimo per gruppi, neofiti, giocatori abituali, da fare in famiglia, così come da soli. Riuscirete a svelare il mistero? Noi lo abbiamo fatto come chiusura di serata l’anno scorso e non lo abbiamo trovato affatto banale, alcuni degli enigmi erano piuttosto sfidanti!
I giochi più impegnativi
Ora passiamo a due titoli un po’ più impegnativi, che richiedono più spazio, tempo ed un pizzico di esperienza in più. Il primo gioco è a tema lovecraftiano: orrori, investigazione e inquietudine come principali ingredienti, vi ho già convinto, vero?
Ne Le case della Follia sarete guidati da un’applicazione (scaricabile gratuitamente sia per iOS che Android), in uno scenario in cui verrete chiamati a risolvere indagini che si intrecciano con il misterioso e l’occulto. L’applicazione fornisce diversi scenari e, se non avete mai giocato, il primo è sicuramente il più indicato, per prendere dimestichezza con il gioco. Nel caso in cui abbiate più esperienza o non temiate per la vostra sanità mentale, potrete spaziare tra diverse indagini. Le regole non sono banali, ma possono essere apprese con un minimo di studio e i componenti di gioco molto belli, notare che ci sono anche le miniature dei personaggi e dei mostri con cui ci confronteremo. In più, in vera modalità investigativa, un po’ come se vi trovaste in un dungeon, scoprirete le stanze della casa una per volta in base alle vostre azioni, lasciando molta più suspense. Il vostro turno si alternerà con quello dell’orrore e dovrete riuscire a sopravvivere e non impazzire.
E, nel caso in cui perdiate sanità mentale, sarete chiamati a sviluppare manie e comportamenti particolari (parte molto divertente, per i miei gusti); vi immaginate di non poter più parlare durante il resto della partita? Ecco, può succedere. Per esperienza, se c’è una persona che conosce le regole, essendo un gioco collaborativo, riuscirete a includere anche giocatori occasionali, magari guidandoli nei momenti più difficili. Ricrea benissimo, a mio parere, l’atmosfera lovecraftiana, intrecciando mistero, paura e occulto, e, aggiungendo, elementi di gioco di ruolo (ogni investigatore ha una sua storia e le sue caratteristiche) si conferma come titolo horror da provare assolutamente! Per incentivarvi vi dico anche che, essendo ormai un po’ vecchiotto, lo potete trovare davvero facilmente nelle biblioteche e nelle associazioni ludiche.
Per ora abbiamo visto fantasmi, vampiri e mostri, ma non avrei potuto chiudere questo articolo senza un gioco a tema zombie, per cui la mia scelta ricade su Dead of Winter. Questo richiede un po’ di esperienza e strategia, se avete giocatori neofiti o volete una partita più leggera con i non morti, meglio il più caciarone Zombicide (un po’ un gioco simil sparatutto, ma da tavolo).
Come funziona Dead of Winter? Semplice, ma attenzione, assolutamente non banale, vi ritroverete in un mondo in cui ci sono gli zombie e dovrete sopravvivere. Ognuno controllerà un personaggio con delle caratteristiche peculiari e avrete due obiettivi, uno comune e uno individuale. Gioco collaborativo, ma con un plot twist: potrebbe esserci un traditore e il vostro obiettivo potrebbe non coincidere con quello del gruppo. Cosa fare in questo caso? Questa meccanica riesce ad aggiungere alla partita quell’elemento di tensione che fa si che il gioco sia molto meno scanzonato e l’atmosfera sia sempre sul chi vive. Dovrete confrontarvi con gli zombie, ovviamente, ma anche con problemi pratici (abbiamo cibo a sufficienza per tutti? Abbiamo modo di eliminare le scorie?), introducendo così elementi che vi sfideranno ad elaborare complesse strategie. Non ci sono le miniature in questo caso, ma dei cartonati comunque niente male. E poi, che dire, è un gioco semplicemente bellissimo, provatelo, fidatevi! Non ho mai conosciuto qualcuno che fosse appassionato di tema zombie e non lo abbia gradito, andate sul sicuro.
La lista sarebbe finita, ma poi ho pensato: e se invece si volesse ruolare? Al di là dei grandi classici del gioco horror, che richiedono un po’ di dimestichezza con le regole, ho pensato di proporre The Black Hack. Preparatevi ad entrare in un mondo in cui il macabro la fa da padrone; a tal proposito, se siete sensibili alla violenza, il gioco e il manuale non fanno per voi.
Manuale snello, veloce, personaggi che si possono creare al momento in massimo dieci minuti e meccaniche semplici. Un bel gioco osr, ovvero che richiama le atmosfere dei giochi di ruolo anni ’70 adattandole ai giocatori moderni, vi catapulterà sulla penisola di Latlos, in cui, in seguito ad un cataclisma, intere aeree si stanno ricoprendo di una cenere nera, che diffonde una nuova malattia della pelle e provoca una morte atroce. Con una situazione sociale in cui i divari sono acuiti, la popolazione si sposta sempre più nelle zone lontane dalla cenere che, da alcuni, viene vista come un fattore di purificazione divina, tanto da far nascere nuovi culti, come quello della Nostra Signora della Morte Nera. Vi assicuro che l’atmosfera creata durante la sessione sarà molto spaventosa e ci sarà sempre un buon livello di tensione; anche durante una singola sessione, avrete modo di combattere, esplorare e spaventarvi!
Di fatto, per giocare dovrete tenere a mente due sole regole (principali): i tiri salvezza e i dadi risorsa. Nel primo caso sulla scheda avrete un valore numerico e lanciando un d20 dovrete fare un valore inferiore per riuscire nella prova. Per le risorse consumabili (cibo, per esempio) avrete un valore dS indicato, esempio d10. Dopo aver usato la risorsa, dovrete tirare un dado del tipo indicato, nel nostro esempio un d10. Se ottenete 1 o 2 come risultato, il tiro fallisce e scalate al dado inferiore successivo, es d8, fino al d4; se fallite un tiro con il d4 avete esaurito la risorsa e la perdete. Basta, potete giocare a The black hack! Ovviamente il master dovrà studiare un po’ di regole e creare l’avventura, ma potrete creare un tavolo misto con giocatori completi neofiti senza problemi; questo ve lo dico per esperienza, noi siamo riusciti a includere una giocatrice che non aveva mai giocato senza che si perdesse tra le regole, riuscendo a goderci tutti l’esperienza di gioco. E se non avete mai masterato e vorreste provare, beh, è un ottimo modo di iniziare, visto che il manuale si legge in fretta e non richiede ore e ore di studio, a differenza di titoli un po’ più classici.
Questo è tutto, una piccola selezione di titoli che ho proposto e ripropongo alle persone con cui gioco e con cui riusciamo a spaziare abbastanza tra temi horror e generi ludici. Spero qualcosa vi possa ispirare e magari questa sia un’occasione per avvicinarsi all’horror nel mondo del gioco 😉
E voi, avete dei giochi tematici per Halloween? Se si, quali sono? Non vedo l’ora di conoscere nuovi titoli da provare!
Giochi citati:
Gloom, Keith Baker, Uplay edizioni, da 2 a 4 giocatori
Stupid Deaths, Yas! Games, da 2 a 4 giocatori
Mysterium, Oleksandr Nevskiy, Oleg Sidorenko, Asmodee Italia, da 2 a 7 giocatori
Dixit, Jean-Louis Roubira, Marie Cardouat, Asmodee Italia, da 3 a 8 giocatori
Deckscape: Il castello di Dracula, DV Games, da 1+ giocatore
Le case della follia, Nikki Valens, Asmodee Italia, da 1 a 5 giocatori
Dead of winter, Isaac Vega, Jonathan Gilmour, Asmodee Italia, da 2 a 5 giocatori
The black Hack, MS Edizioni
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