A.O.T. 2 – Recensione

Tornano i giganti!

A.O.T. 2 - Recensione

Dopo il successo del primo capitolo, Wings of Freedom, il manga di Hajime Isayama torna con un nuovo videogioco. Conosciuto nel nostro paese come Attacco dei Giganti, A.O.T. (Attack on Titan) spopola nuovamente su PC e console. Sviluppato da Omega Force, la stessa software house del del titolo uscito un paio di anni fa, A.O.T. 2 riesce nell’intento di migliorare rispetto a quanto visto in passato, grazie anche alla saggezza degli sviluppatori, capaci di apprendere dai propri errori e di fornire un prodotto più completo. Bando alle ciance, i giganti i tornati!

Un nuovo cadetto, vecchi nemici
A differenza del primo capitolo questa volta non dovremo vestire i panni dei protagonisti dell’anime ma assumeremo il controllo di un nuovo personaggio che affiancherà i volti già noti e già conosciuti dai fan. Questo ha permesso a Omega Force di inserire un editor di tutto rispetto per offrire ai giocatori di realizzare il proprio eroe, maschio o femmina che sia. Ovviamente, la trama di A.O.T. 2 non di discosta troppo da quanto visto e raccontato nell’anime, come giusto che sia, e sarà possibile ritrovare luoghi noti come il distretto di Trost la Chiesa del Culto delle Mura e quelli elementi che hanno fatto la fortuna di Attack On Titan.
Come la trama, anche il gameplay non si allontana da quanto già sperimentato con Wings of Freedom riuscendo, per quanto possibile, a porre quelle doverosi correzioni necessari. Gli sviluppatori infatti hanno cercato infatti di mettere mano alle imperfezioni che avevano suscitato qualche dubbio e difficoltà tra i giocatori. Aver sperimentato il primo capitolo è forse (senza forse a dire il vero) il giù grande aiuto che un utente possa avere: conoscere il Meccanismo di Movimento Tridimensionale è sicuramente un grande vantaggio. Sfruttare il sistema di rampini o adottare, laddove il gioco lo permette, qualche attacco furtivo mostra inoltre una discreta variabilità, allontanando così il pericoloso di ripetitività e monotonia. Muoversi tra gli avversari e i mastodontici nemici sarà meno complesso e qualche difficoltà si paleserà solo di fronte a colossi più impervi. Con l’esperienza e le ore di gioco il feeling naturalmente aumenterà, permettendovi di dare vita a strabilianti attacchi. Il fatto che la gestione della telecamera non sia più fastidiosa come in passato è un ulteriore pregio di A.O.T. 2, che favorisce l’immersione nel mondo creato da Isayama.
Se da un lato sono migliorate le caratteristiche dedicate “al giocatore”, dall’altro non potevano non avere un upgrade anche i Giganti, di fatto i veri protagonisti di A.O.T. 2. Ora si avvicinano maggiormente a un certo realismo, per lo meno per quanto riguarda i movimenti e la loro fluidità, e non mancano nuove animazioni in risposta ai nostri colpi o per quanto concerne i loro attacchi.
A.O.T. 2 - Recensione
In sostanza A.O.T. 2 è un titolo riuscito, vibrante, reattivo e un vero e deciso passo in avanti rispetto al passato. Il gameplay diventa più vivo, riuscendo a creare un senso di coinvolgimento maggiore e, per certi aspetti, veramente sorprendente. Le migliorie tecniche e di gameplay portano al naturale aumento della fruibilità e del divertimento. Poter muovere velocemente le proprie dita sul pad per abbattere i giganti è qualcosa che riesce ad appagare la sete e la voglia di vittoria. Non manca naturalmente la possibilità di interagire con gli altri personaggi della saga, attraverso dialoghi, e creare rapporti e legami che potranno poi risultare determinanti nelle fasi più concitante della battaglie.
A.O.T. 2 è un titolo consigliato non solo ai fan della serie, che non devono farsi sfuggire questa occasione, ma anche a chi si approccia per la prima volta al mondo di Isayama che, ne sono certo, saprà conquistarvi.

AOT


Informazioni su Samuele "SamWolf" Zaboi 5939 Articoli

Videogiocatore da sempre, amante di boardgame, fumetti, cinema e Serie TV. Affascinato da ciò che è insolito e inusuale. Vita da nerd.
"Everybody lies. No exceptions."
Fondatore e ideatore di NerdGames.it
#powertobenerd

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