Tra le esclusive del mondo PlayStation ce ne è una che dopo un iniziale exploite è caduta momentaneamente nel dimenticatoio, anche a causa di un rinvio, onestamente, giustificato. Sto parlato di Days Gone, titolo che aveva suscitato un grande interesse in occasione del suo annuncio, avvenuto ormai più di due anni fa. Ora, dopo un primo impatto lo scorso anno che non ci aveva lasciati entusiasti, in occasione della Milan Games Week abbiamo potuto provare con mano questa esclusiva PS4, attesa per il 22 febbraio 2019.
Finalmente Days Gone
Finalmente ci siamo. Questa è stata la prima reazione avuta dopo la prova avvenuta durante la fiera milanese. Finalmente ci siamo perché Days Gone è diventato il gioco che Sony Bend aveva promesso e che aveva catturato molti fan PlayStation 4. Come detto, non molti giorni fa, pad alla mano siamo entrati nel mondo pensato dalla software house americana e le sensazioni sono state assolutamente positive. Il gameplay, specie rispetto a quanto saggiato 12 mesi addietro, è ora fluido e lineare, senza incertezze o lacune dal punto di vista tecnico. Allo stesso tempo anche il combat system ci è apparso migliorato: Deacon, il nostro protagonista, non è più lento e impacciato nei movimenti, nemmeno negli scontri corpo a corpo. Afferrare un oggetto o recuperare la propria mazza appare del tutto naturale così come colpire con estrema forza le creature che si paleseranno di fronte a noi.
Nonostante la prova sia durata pochi minuti, senza quindi consentirci di entrare a fondo nel titolo di Sony Bend, sono apparse subito agli occhi quelle che sono le principali caratteristiche di questo titolo.
La realizzazione dei furiosi è stata studiata e migliorata rispetto al passato: le creature, ora veloci nelle reazioni e nei movimenti, sono decisamente più naturali e di conseguenza temibili. La rapidità e l’agilità con cui si spostano rimane il cuore pulsante del gameplay di Days Gone e per questo motivo dovremo fare grande affidamento alle nostre abilità strategiche e stealth. Quest’ultima componente ci è apparsa forse fin troppo facilitata: non è stato necessario infatti muoversi lentamente per evitare di attirare l’attenzione di un furioso ma è stato sufficiente restare fuori dal suo campo visivo. Allo stesso tempo raccogliere oggetti e materiali ci consentirà di dare vita ad armi più o meno di fortuna, come molotov o altri strumenti improvvisati. Resta da capire se anche nel gioco completo il rumore non sarà un repellente per attirare a noi i furiosi. Ci è capitato infatti di far esplodere una molotov contro un furioso, facendo per giunta saltare in aria anche una vettura, senza però che le altre creature ci degnassero per lo meno di uno sguardo, proseguendo invece nei loro movimenti già standardizzati. Diverso il discorso quando abbiamo provato a eliminarli dalla distanza: un colpo preciso alla testa provoca la loro immediata uccisione senza ulteriori conseguenze – nessuno sembra accorgersi di noi – mentre mancare il bersaglio farà partire rapidamente il nemico verso di noi, con la velocità che contraddistingue le creature di Days Gone.
Tra queste piacevoli sorprese e ancora qualche incertezza, Days Gone ci pare decisamente più pronto alla release rispetto al passato. La demo testata ci ha provato che sono stati fatti passi in avanti nello sviluppo e siamo sicuri che da qui alla release, comunque prevista tra qualche mese, Sony Bend saprà correggere e rimediare i difetti che ancora permangono nel gioco.
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