Non molti giochi sono avvolti nel mistero quanto il prossimo titolo di Kojima Productions, Death Stranding. Attualmente non abbiamo idea di quale sia la sua storia e abbiamo potuto vedere solo vaghi trailer cinematografici che sollevano più domande che risposte. Allo stesso tempo non abbiamo idea del tipo di gioco che sarà, con gli unici frammenti di gameplay mostrati con un personaggio che cammina in un grande paesaggio e nient’altro. Nonostante ciò, il regista / creatore Hideo Kojima e quelli che lo circondano continuano a costruire aspettative per il titolo. Questo è avvenuto anche in occasione del Tribeca Film Festival, dove sono state promesse grandi cose per il gioco.
Death Stranding: rivoluzione per gli open world?
Durante un panel al festival di New York, Hideo Kojima ha detto che il gioco presenterà qualcosa di veramente diverso per i titoli open world, e gran parte di questo sarà costituito dai giocatori che cercano di “riconnettersi” con il mondo e con altri giocatori. Dato che non è stato mostrato nessun filmato o trailer a riguardo, è difficile immaginare nel concreto di cosa si tratti anche se non è la prima volta che Kojima parla di “riconnesione”. Ha anche affermato che la storia sarà ispirata dalle recenti crisi dei diritti umani in corso in tutto il mondo e che il personaggio di Norman Reedus sarà ispirato dai ruoli che l’attore ha recitato in passato.
Death Stranding è stato annunciato in esclusiva per PlayStation 4 senza alcuna data di rilascio ma ci sono voci (non confermate) che sostengono come il gioco possa anche su PlayStation 5.
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