Dreams è una delle esclusive in arrivo per PlayStation 4. Sviluppato dal talentoso studio di Media Molecule, il gioco è uno dei prodotti più interessanti per la console ammiraglia Sony, soprattutto per quell’alone di mistero (e di incertezza) che lo circonda. La fiera Milan Games Week è stata l’occasione giusta per poter sperimentare con mano una piccolissima parte di quello che Media Molecule sta preparando per i suoi fan – e non solo – in attesa di capire quando finalmente Dreams vedrà la luce.
Dal sogno alla realtà
Se puoi immaginarlo, puoi crearlo. Questo è stato il claim che ha accompagnato Dreams sin dal momento dell’annuncio, avvenuto ormai già tre anni fa. Nella prova avvenuta durante l’evento milanese abbiamo potuto saggiare con mano diverse esperienze che i giocatori potranno trovare in Dreams. Se vi state chiedendo il perché di quel “diverse”, sappiate che è tutto nella norma. L’esclusiva PlayStation 4 offre agli utenti infatti “infinite” possibilità di gioco – notare le virgolette – perché rispecchia in pieno quella che è da sempre la filosofia della software house. Gioca, crea, condividi e gioca. Già con LittleBigPlanet, opera magna di Media Molecule, questo concetto era stato ben espresso ma ora con Dreams assume la sua più completa incarnazione. L’impressione, totalmente personale, è che lo studio britannico abbia inizialmente fatto il passo più lungo della gamba e solo con il passare degli anni e la profonda conoscenza della nuova console PlayStation sia riuscito finalmente a dare vita a ciò che gli sviluppatori avevano in mente sin dal principio.
Tornando alla prova avuta in occasione della Milan Games Week, abbiamo fatto la prima conoscenza con Dreams, una sorta di stretta di mano iniziale che ci ha lasciato incuriositi e con la voglia di vederci nuovamente.
Accanto alla modalità principale, una sorta della più classica campagna sempre in stile platform, ai giocatori viene concessa la possibilità di provare anche una serie di mini-giochi, creati dagli stessi sviluppatori o dalla community, che può così condividere le proprie creazioni dando vita a infiniti mondi e infiniti sogni. Immediatezza e totale immersività sono i due elementi che hanno caratterizzato il nostro primo approccio con Dream. La modalità cardine dell’esclusiva PS4 è incentrata su un sistema di comandi estremamente intuitivo e da un concept semplice, che ne consente facilmente la fruizione. Poco importa se il protagonista è un simpatico e piccino robottino, incapace di parlare o di comunicare come noi, perché in pochi istanti si va a creare una sorta di legame e di empatia che, siamo sicuri, saprà emozionare i giocatori.
Accanto alla campagna, di cui abbiamo potuto avere solo un piccolo assaggio, abbiamo sperimentato alcuni mini giochi che differivano tra loto sono molteplici aspetti ed è qui che la creazione degli utenti avrà il suo libero sfogo. Da sfide a colpi proiettili laser nello spazio aperto (sì, alla Star Wars) fino a giochi di logica e di memoria o avventure grafiche. Personalmente però sono stato stregato da Please Hug Me, giochino dalla durata massima di due minuti dove lo scopo è quello di portare un robottino cubotico tutto solo ad abbracciare delle strane creature. Così apparentemente semplice da essere praticamente impossibile da completare. Da provare.
Dreams sembra finalmente assumere una propria identità e spalancare le porte al mondo dei sogni. Per sapere quanto sarà effettivamente valido il prodotto di Media Molecule sarà necessario attendere ancora un po’ di tempo.
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