Già alla Gamescom di Colonia, insieme a Dying Light 2, avevamo potuto dare un’occhiata a questo spin-off del primo Dying Light, Bad Blood, la versione battle royal, o meglio, brutal royal, un particolare mix tra PvE e PvP dove 12 giocatori entrano in partita e ne esce uno solo.
Il gioco, però, è totalmente diverso dai soliti Battle Royal a cui siamo abituati a giocare… sì, devi sopravvivere e devi uccidere tutti gli altri giocatori o scappare, ma le meccaniche e il gioco stesso sono completamente diversi e se vi è piaciuto Dying Light sicuramente vi piacerà anche questo.
Dying Light: Bad Blood – Provato
Il primo obiettivo del gioco è raccogliere campioni di sangue presenti nei nidi degli zombie sparsi nella mappa. In base alla dimensione del nido si potranno trovare più o meno difese a custodirlo. Man mano che si raccolgono campioni e si sconfiggono avversari o zombie si sale di di livello, il primo che arriva a 5 chiamerà automaticamente un elicottero per poter scappare dalla mappa con il campione prelevato. Sono molte le strategie che si potranno attuare per arrivare a fine partita: puoi raccogliere risorse, salire di livello, ammazzare zombie, oppure, puoi semplicemente aspettare che il tuo avversario chiami l’elicottero e tendergli un’imboscata.
Il gameplay offre molte mosse di parkour che potrete usare contro i vivi, i non-morti o, semplicemente, per scalare i palazzi. Muoversi all’interno delle mappe è molto semplice e fluido, durante i combattimenti la possibilità di parare e allontanare l’avversario con un calcio rende il gioco più impegnativo e strategico. Non aspettatevi di trovare armi da fuoco, al massimo troverete qualche granata o molotov che vi saranno utilissime per pulire quasi istantaneamente i covi di zombie. Le armi che troverete sono mazze, asce e spade che, grazie alla possibilità di essere potenziate, rendono il gioco ancora più emozionante. Dovrete sempre stare all’erta: un avversario potrebbe spuntare dal nulla cogliendovi di sorpresa o qualche zombie gigante potrebbe prendervi di mira.
Dal punto di vista tecnico la grafica del gioco è degna del capitolo principale, infatti, le ambientazioni, i suoni e i personaggi vi faranno immergere completamente in queste battaglie all’ultimo sangue. L’unica pecca, se così si può definire, è la lunga l’attesa per il match making, ma siamo sicuri che una volta rilasciato, e che quindi non sarà più disponibile solo in accesso anticipato, questo problema svanirà.
Dying Light: Bad Blood – Quando sarà disponibile?
Attualmente il gioco è disponibile solo in accesso anticipato su Steam ed è possibile acquistarlo nella versione “Pacchetto Fondatori” che, oltre al gioco, comprende alcuni bonus come, per esempio, skin esclusive e denaro da spendere in game. Si tratta di bonus che non saranno più disponibili all’uscita della versione definitiva. Quando il gioco verrà rilasciato ufficialmente sarà disponibile anche su console, diventerà free to play e verranno svelati piani di aggiornamento regolari che arricchiranno il gioco con nuove mappe, armi e modalità.
Riepilogo
Dying Light: Bad Blood lancia Techland nel mercato dei battle royale, con una rivisitazione più frenetica, ma, allo stesso tempo, strategica del genere. I presupposti sono ottimi, resteremo a vedere se l’azienda polacca riuscirà a mantenere interessante questo titolo.
-
Gameplay9/10
9/10
-
Longevità7/10
7/10
-
Grafica9/10
9/10
-
Trama8/10
8/10
-
Colonna sonora8/10
8/10