Vi ricordate Endless Ocean? Si trattava di un gioco per Wii dove nei panni di un sub eravate liberi di esplorare le profondità marine, scoprirne le specie e catalogarne tutti gli esseri viventi. Ecco, se avete presente questo gioco, che riscosse un discreto successo sulla console Nintendo (forse meno il secondo capitolo), non potrete che amare Beyond Blue, titolo firmato E-Line Media. In occasione della Gamescom di Colonia abbiamo potuto osservare molto da vicino il gioco, in un un incontro esclusivo con gli sviluppatori.
Nelle profondità dei mari
Beyond Blue nasce da una domanda molto semplice: cosa accadrebbe se per esplorare gli oceani si avesse a disposizione il budget che la NASA ha per viaggiare nello spazio? Da qui la software house ha iniziato a creare Beyond Blue, dove potrete avere a disposizione tutte le più innovative tecnologie o meglio, quelle immaginabile per il mondo subacqueo da qui a una decina di anni. Con buste premesse Beyond Blue si presenta come un titolo veramente incantevole, un piacere per gli occhi e per tutti coloro che amano le profondità marine. Il supporto delle nuove tecnologie (rispetto a Wii) consente di sentirsi effettivamente nelle acqua asiatiche – dove sarà ambientato il gioco – nel tentativo di fare luce su un antico mistero.
Non va dimenticato inoltre che E-Line Media non è sola nel realizzare questo progetto: il supporto della BBC, già, la BBC, garantisce un alluce e uno spessore decisamente differente e di primo rilievo. Con questo background scientifico Beyond Blue non vuole essere un videogioco survival, dove fare attenzione all’ossigeno (i supporti futuristici saranno di grande aiuto in tal senso) oppure a predatori per non essere sbranati. Certo, non mancheranno animali più pericoli di altri ma il l’intento di questo gioco è altro e lo si può rintracciare proprio nella dedizione che si può dare a Beyond Blue.
Il prodotto di E-Line infatti non viene considerato, giustamente, “solo” un videogioco. Si tratta infatti di una sorta di documentario videoludico (sempre che esista qualcosa del genere) che mira a segnare un nuovo tracciato e, chissà, forse dare vita a un nuovo genere anche se, con ogni probabilità, sarà destinato a restare di nicchia.
In attesa di capire se mai ci sarà il supporto per la realtà virtuale (il gioco è atteso per PC, PlayStation 4 e Xbox One), gli sviluppatori hanno già fatto sapere di avere grandi progetti e ambizioni con questo franchise anche se molto dipenderà dall’impatto del titolo sul mercato. L’idea infatti è quella di lasciare più capitoli ma, sia ben chiaro, la software house ha precisato che ogni gioco, a partire proprio da Beyond Blue, sarà godibile e giocabile nella sua interezza proprio da solo.