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Marvel’s Spider-Man – Recensione

Marvel's Spider-Man - Recensione

Tutti, da bambini, abbiamo chiuso gli occhi e sognato. Abbiamo immaginato di essere il nostro eroe preferito, di volare, di spaccare muri, di salvare il mondo oppure di fare la più classica tra le entrate trionfali. Questo, non mi è difficile immaginarlo, è quello che hanno fatto anche i ragazzi di Insomniac Games, quando creare e sviluppare videogiochi non era nemmeno un loro lontano pensiero. Di pari passo, non lo nego, non riesco a figurarmi quale possa essere stata la loro reazione quando, da sviluppatori già affermati, si sia palesata la possibilità di realizzare un videogioco dedicato a uno dei supereroi più amati di sempre, attraverso diverse generazioni: Spider-Man. Si sa, da un grande potere derivano grandi responsabilità, ma Insomniac Games sa fare il proprio lavoro e non si fa tramortire da pressioni di alcun tipo. Grazie a questo cocktail, a cui si aggiunge la freschezza tipica dei titoli della software house, è nato Marvel’s Spider-Man, esclusiva PlayStation 4 destinata, forse, a scrivere un nuovo standard.

Il sistema di combattimento vi offrirà molteplici novità per sbarazzarvi dei nemici e fare la vostra “raccolta differenziata”

Il tuo (nuovo) amichevole Spidey di quartiere

Sono passati otto anni dal fatidico morso e Spider-Man è ormai già diventato l’Eroe di New York amato da tutti, o quasi (qualcuno ha detto J. Jonah Jameson?, ndr). Il buon Peter Parker ha ormai estrema confidenza con i suoi poteri e le sue capacità anche se, come sempre accade al nostro beniamino, bilanciare la doppia esistenza è tutt’altro che facile. Vecchi e nuovi nemici, alcuni decisamente storici, entreranno nella duplice vita dell’Uomo Ragno mettendo a repentaglio gli amori, le amicizie e la propria incolumità. La trama, di cui non è mia intenzione svelarvi alcunché, si snoda e si sviluppa in maniera gradevole e interessante presentandoci, anche attraverso molteplici missioni secondarie, un continuo tripudio di Easter Egg, volti noti, citazioni e rimandi al mondo Marvel o, più specificatamente, all’universo di Spider-Man. Per chi è fan dell’arrampicamuri tutto questo si trasforma in un naturale tripudio per gli occhi e le orecchie perché anche la colonna sonora è degna del titolo a cui presta le note e le melodie.
Iniziando a scrivere questa recensione le informazioni e le cose “da dire” nella mia mente si sono moltiplicate con una rapidità disarmante e hanno iniziato a scorrere come un treno della metropolitana senza fermate (a proposito di citazioni…). Nel tentativo di fare un ordine che possa risultare il più chiaro e il più esaustivo possibile, cercherò di sottolineare pregi (molti) e difetti (pochi) di quello che può essere considerato il nuovo punto di riferimento per chi realizza un videogioco dedicato ai supereroi.

New York è viva, vibrante e curata in ogni dettaglio possibile

La bellezza di essere Peter Parker

Tanto per cominciare, vorrei rompere subito gli indugi. Marvel’s Spider-Man non è un videogioco che parla di Spider-Man o che racconta dell’Uomo Ragno. È Spider-Man, è l’Uomo Ragno. Insomniac Games, grazie anche all’apporto e al sostegno di Sony e Marvel, non ha sentito il peso della responsabilità ma ne ha tratto forza per realizzare un titolo di primo livello, sotto molteplici aspetti. Vediamo quali.
L’intelligenza della software house si mostra soprattutto per quanto riguarda il gameplay e, attenzione, il più grande pregio dell’esclusiva PlayStation 4 può essere visto anche come il più suo grande difetto. I ragazzi di Insomniac hanno guardato con grande acutezza al lavoro fatto da Rocksteady con Batman e ne hanno preso spunto per realizzare il loro supereroe. Dal sistema di combattimento freeflow system (la feature più simile a vista d’occhio) agli spostamenti tra la città, per passare attraverso l’utilizzo di gadget. A tal proposito è evidente la somiglianza tra i due uomini mascherati quando si prova a ripristinare le antenne radio della città di New York (chi ha giocato entrambi i titoli sa di cosa sto parlando). Come detto, tutto questo dal mio punto di vista questo è un grande sintomo di intelligenza della software house che ha giustamente guardato al miglior prodotto presente sul mercato per quanto riguarda i supereroi, per prenderne gli aspetti utili al proprio progetto e farli propri. Se un’eccessiva somiglianza può essere letta come mancanza di inventiva e di originalità, lettura che naturalmente deve essere accettata e rispettata, va sottolineato come Batman e Spider-Man sia due eroi ben differenti tra loro per abilità, arsenale, carisma e carattere.
Insomniac Games ha saputo migliorare e adattare a pennello il combat system e ha reso alla perfezione quell’oscillamento tra grattacieli, asfalto e finestre che sono tipiche dell’Uomo Ragno. Spostarsi liberamente per le vie di New York lanciando ragnatele a destra e a sinistra non solo è appagante ma si rivela un vero e proprio piacere, con la possibilità di girovagare liberamente per la grande mappa realizzata dagli sviluppatori.
Questi aspetti confermano come Marvel’s Spider-Man sia ben di più che un videogioco dedicato all’alter ego di Peter Parker (personaggio giocabile – e non solo lui -) ma riesca a delineare perfettamente il nostro amichevole Spidey di quartiere. Accanto a tutto questo non manca la tipica ironia dei giochi Insomniac, e dello stesso eroe, e una colonna sonora che rimanda alla memoria i capitoli cinematografici firmati Raimi. Tutto sembra essere al posto giusto e al momento giusto, con nulla di intentato o lasciato al caso. Anche le missioni secondarie si rivelano ricche e ben costruite, in grado di spezzare il ritmo della main quest con diverse modalità e collezionabili da sbloccare e raccogliere. Costumi, gadget e abilità sono alcuni delle elementi che dovremo fare nostri e upgradare, se necessario, per aumentare l’efficacia del nostro Spider-Man. Insomma, qui c’è tutto quello che ogni fan dell’Uomo Ragno – e non solo – ha sempre desiderato da un videogioco. Difetti? Qualcuno, certo. Oltre al debito nei confronti di Rocksteady, già citato e analizzato in precedenza, sono affiorate qua e là saltuarie imprecisioni a livello tecnico (il livello grafico è assolutamente eccelso) che chiaramente vanno a togliere il lavoro di Insomniac Games dall’eccellenza assoluta, lasciandola però lì lì vicina, a portata di ragnatela.


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