Site icon Nerdgames

MotoGP 19 – Recensione

MotoGP 19 - Recensione

La serie MotoGP è ormai da anni un punto di riferimento per gli appassionati delle due ruote e, naturalmente, la licenza è stata affidata all’italianissimo team Milestone. Questi ragazzi si sono già fatti apprezzare dai centauri di tutto il mondo per il buon lavoro svolto su Ride e su vari giochi legati al mondo del Motocross, ma naturalmente dal titolo dedicato al mondo del motomondiale ci si aspettano grandi cose… È sicuramente difficile, come per molte altre serie sportive, migliorarsi anno dopo anno offrendo contenuti sempre nuovi e garantendo al pubblico quei progressi tecnici e di gameplay necessari a giustificare un nuovo acquisto, quindi vi invitiamo a venire con noi alla scoperta di questo nuovo capitolo del franchise per capire se gli sviluppatori abbiano fatto centro anche questa volta o no. Cominciamo!

Giù la prima e gas a martello!

Evitiamo di perderci in troppi preamboli e andiamo subito al sodo: quali sono le novità principali di questo nuovo MotoGP? La risposta è da ricercare in un nome molto semplice: A.N.N.A. Questa serie di lettere infatti indica il nuovo sistema di intelligenza artificiale realizzato dai ragazzi di Milestone che porta i nostri avversari virtuali a imparare dai propri errori, assumendo in gara atteggiamenti più credibili rispetto al passato e commettendo a volte sbavature imperdonabili ma decisamente umane. Dimenticate i trenini di traiettorie perfette visti in passato, in questo nuovo capitolo della serie troverete molta più varietà e dovrete fare i conti (alle difficoltà più elevate ovviamente) con avversari estremamente agguerriti.

Abbiamo apprezzato veramente molto la nuova IA e crediamo che abbia un grosso potenziale, ma non mancano i difetti: i piloti virtuali, infatti, a volte commettono errori decisamente troppo grossolani che non ci aspetteremmo da un professionista e prendono traiettorie a tratti difficili da capire. Il rischio di notare un cambiamento da piloti troppo perfetti a piloti eccessivamente superficiali c’è, ma il tentativo di portare un po’ di aria fresca nel mondo dell’intelligenza artificiale su due ruote è apprezzabile e siamo certi che il sistema verrà migliorato in futuro.

Passando a un’altra importante modifica per il gameplay non possiamo non citare la rinnovata importanza della gestione delle gomme e dell’assetto della moto: il sistema è piuttosto intuitivo e non mancano spiegazioni per i neofiti, ma è essenziale che (come nella realtà) prima di lanciarsi in pista i giocatori sappiano quali gomme scegliere e l’impatto che poi queste avranno sulla corsa. Per quanto riguarda le altre modifiche invece, quelle all’assetto sopra citate, il loro impatto è sicuramente minore ma faranno comunque la gioia degli studenti di ingegneria e degli appassionati di due ruote con maggiori competenze tecniche.

Per il resto, sempre rimanendo in un’ottica legata al gameplay, non abbiamo altre grosse novità da segnalare e di questo siamo molto dispiaciuti. La rinnovata intelligenza artificiale rappresenta un grosso passo in avanti e non abbiamo nessun dubbio su questo, ma avremmo gradito anche altri perfezionamenti nella fisica della moto e nella gestione dei carichi che invece non abbiamo riscontrato.

La storia del motociclismo

Passando ad altre novità sicuramente più marginali ma non per questo trascurabili vogliamo evidenziare un editor legato all’estetica di moto e caschi decisamente profondo e ben strutturato, molto simile a quello visto anche in Ride. Sfortunatamente non possiamo dire lo stesso per la personalizzazione dei piloti dal momento che le opzioni a disposizione dell’utente non sono moltissime, ma non stiamo comunque parlando di aspetti essenziali del titolo.  

A livello di modalità troviamo la classica carriera in cui il giocatore dovrà farsi strada gp dopo gp per conquistare fama e trofei, la gara veloce, la prova a tempo e una sfiziosa serie di gare storiche che permettono agli appassionati di rivivere alcuni dei momenti più indimenticabili di questo sport. Possiamo vestire di pani di un giovane Valentino Rossi e molto altro ancora, abbiamo apprezzato molto questa aggiunta e riteniamo riesca a dare quel qualcosa in più al gioco che in passato magari mancava. 

A livello tecnico invece non segnaliamo grossi passi in avanti… il dettaglio grafico è sempre più che sufficiente mentre il comparto sonoro svolge più che degnamente il suo dovere. Quello che ci ha delusi, insomma, è l’assenza di tangibili progressi rispetto agli ultimi capitoli del franchise. Segnaliamo anche il maggior numero di scene di intermezzo nei box durante il pre gara, sicuramente la decisione di aumentarle contribuisce a dare un taglio più televisivo al gioco che non guasta mai. Nel complesso, comunque, non segnaliamo grandi novità.

Exit mobile version