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Street Fighter 30th Anniversary Collection – Recensione

Street Fighter 30th Anniversary Collection - Recensione

Un salto nel passato che farà felici i nostalgici. Questo è in buona sostanza Street Fighter 30th Annyversary Collection, disponibile dal 30 maggio su Playstation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Sul perché Street Fighter sia una delle saghe più amate e sopratutto conosciute dell’intero panorama videoludico è presto detto: agli inizi degli anni ’90 era ancora possibile far penetrare la percezione di alcuni videogiochi in tutte le categorie di pubblico. Che si fosse o meno interessati al genere, un cabinato contenente Street Fighter era possibile trovarlo negli chalet o al mare mentre si passeggiava con la famiglia, nelle sale giochi (luoghi di perdizione della nostra gioventù) ma anche più banalmente in qualsiasi bar di paese. La relativa semplicità nell’eseguire le mosse base ha fatto il resto. Il ben nutrito esercito dei nostalgici apprezzerà questa collection? In parte sì e in parte no, capiamo insieme il perchè.

Contenuto e Gamplay (Aka un hadoken di troppo)
Street Fighter 30th Annyversary Collection contiene ben 12 giochi della saga nella loro versione arcade (quella dei cabinati per l’appunto): dal primo del 1987 fino al 1999. Nel dettaglio troviamo: Street Fighter (1987); Street Fighter II: The World Warrior (1991) e le sue evoluzioni come Champion Edition (1992), Turbo: Hyper Fighting (1992), Super (1993) e Super Turbo (1994); tutti e tre i titoli della serie Alpla Street Fighter Alpha (1995), Alpha 2 (1996) e Alpha 3 (1998); Street Fighter III: New Generation (1997) e sue declinazioni ovvero 2nd Impact (1997) e 3rd Strike (1999). Il gameplay delle 12 iterazioni di Street Fighter è fedele all’originale, il feeling dei cabinati è pressoché intatto, compresa la sensazione di leggera meccanicità che tutti i titoli datati portano con sé. Quali novità offre una collection che non poteva certo limitarsi a riproporre pedissequamente dei titoli del passato? La novità più importante è indubbiamente la modalità online. Questa non è disponibile per tutti i giochi ma solo per Street Fighter II: Hyper Fighting, Super Street Fighter II: Turbo, Street Fighter Alpha 3 e Street Fighter III: 3rd Strike. Sempre e solo per questi titoli è disponibile anche la modalità allenamento, per permettervi di andare online facendo una buona dose di pratica prima. La modalità allenamento infatti è stata pensata e rivista per l’occasione, per permette al giocatore di interpretare come meglio crede lo stile di combattimento del proprio personaggio.
La seconda importante novità è la modalità museo, una vera chicca per i fan più accaniti della seria. Qui infatti è possibile fare un vero e proprio tuffo nel passato: sono presenti le storie di tutti i personaggi nella loro consecutio tra i vari titoli, le colonne sonore da ascoltare e altre piccole perle che lascio alla vostra scoperta.
Va da sé che questa tipologia di giochi, sopratutto un arcade collection che punta a riprodurre gli anni’90, dia il meglio quando viene giocata con un arcade stick. Qui però arrivano le brutte notizie: Capcom non ha mantenuto la compatibilità tra questa raccolta e gli arcade stick della passata generazione di console. Non è inoltre possibile assegnare i 3 pugni o i 3 calci a dei tasti predefiniti degli stick compatibili.
Street Fighter 30th Anniversary Collection - Recensione
Grafica
Il gioco arriva nelle nostre case con una varietà di filtri grafici che possono aiutarci a scegliere se giocare come in origine o avere qualche piccola feature in più. Prima di tutto sarà possibile selezionare l’originale formato 4:3 dello schermo oppure renderlo a 16:9. Devo ammettere però, personalmente, che questa seconda soluzione non è molto piacevole da vedere, e i 4:3 sono assolutamente preferibili (e consigliati). Giocando quindi nella modalità originale sarà possibile riempire lo spazio lasciato vuoto ai lati con degli effetti grafici piacevoli, piuttosto che lasciare le classiche bande nere.
Online
Il comparto online è una delle idee migliori della collection, ma non è esente da difetti. Prima di tutto si può giocare con sconosciuti oppure creare delle stanze per giocare con gli amici. IL matchmaking non è molto performante e può tranquillamente abbinare un neofita con un avversario molto skillato. Inoltre è presente Akuma nelle partite online e non è bannato come invece accade nei tornei.
L’input lag dei giochi fa sì che lune e mezze lune siano molto reattive a schermo, di fatto richiedendo una manualità maggiore rispetto agli ultimi episodi della saga dove c’era un input lag maggiore per eseguire le mosse. Chi è abituato agli ultimi capitoli della serie quindi dovrà in parte ri-tararsi sulle nuove tempistiche di esecuzione – reazione delle mosse.
In linea generale nelle partite organizzate con gli amici è tutto filato liscio, mentre nelle partite con avversari casuali ci sono sempre stati diversi problemi di lag.
Nel complesso Street Fighter 30th Anniversary Collection è un gioco che permette ai neofiti di riscoprire una pietra miliare della storia dei videogames e ai nostalgici di fare un tuffo imperdibile nel passato, ma che poteva e doveva sicuramente dare di più.



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