
La Primavera 2025 segna il debutto de L’ippocampo Edizioni nella narrativa contemporanea, con un romanzo d’eccezione: Tokyo Sympathy Tower di Rie Qudan, vincitore della 170esima edizione del Premio Akutagawa, il più prestigioso riconoscimento letterario giapponese.
Un libro che affascina per la sua unicità, anche in virtù della sua genesi: alla conferenza stampa del premio, Rie Qudan ha svelato di aver utilizzato l’Intelligenza Artificiale in fase di scrittura, scatenando forti dibattiti e clamore mediatico sia in patria sia a livello internazionale.
L’integrazione dell’AI (coinvolta nel 5% del testo), come dichiarato dalla stesa Qudan, è il mezzo perfetto per raccontare la contemporaneità e le sue contraddizioni attraverso tematiche scomode ma più che mai attuali: l’impoverimento e l’evoluzione del linguaggio, la dimensione etica della prigionia vissuta anche come autocensura quotidiana e il rapporto tra arte e artista.

Tokyo sympathy tower
Nel Giappone di un futuro prossimo alternativo, la giovane architetta Sara Makina si è aggiudicata il progetto per una torre-prigione che dovrà sorgere davanti allo stadio olimpico immaginato da Zaha Hadid. I detenuti vi verranno accolti con ogni premura affinché il loro status di Homo miserabilis, concetto introdotto dal sociologo Seto Masaki, sia riscattato da una diffusa empatia sociale; i cosiddetti “criminali” sono individui sfortunati, vittime di un ambiente ostile, da non discriminare ma da compatire.
Un rovesciamento che si affianca a quello imposto dal linguaggio contemporaneo, tendente all’eufemismo e allo svuotamento di senso, in un romanzo simbolico e labirintico che spiazza il lettore, spingendolo a mettere costantemente in discussione le sue certezze e convinzioni.
Tokyo Sympathy Tower, in uscita il prossimo aprile, sarà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino, con la presenza dell’autrice, come annunciato nella conferenza stampa odierna della manifestazione.
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